Di Peter Nurse
Investing.com - I mercati azionari europei sono in cauto rialzo questo venerdì, con gli investitori ottimisti per la crescita futura, senza perdere di vista i negoziati sulla Brexit.
Alle 4:05 ET (09:05 GMT), l’indice DAX in Germania sale dello 0,3%, il francese CAC 40 va su dello 0,3% e l’indice britannico FTSE è in salita dello 0,6%.
Le trattative sulla Brexit tra UE e Regno Unito proseguono e i commenti pessimistici resi da entrambe le parti potrebbero essere considerati una tattica, ma di fatto è ormai agli sgoccioli il tempo per raggiungere un accordo che copra circa mille miliardi di dollari di commerci annui messi a rischio da dazi e quote che arriveranno alla fine dell’anno.
Questo potenziale sconvolgimento per tutta l’economia europea arriva proprio mentre la regione continua a patire gli effetti della pandemia di Covid-19.
Detto questo, i dati economici di venerdì sono stati ragionevolmente positivi. L’indice tedesco IFO sulla fiducia delle imprese è salito a 92,1 a dicembre da 90,7 del mese prima. Anche la fiducia dei consumatori britannica è salita a dicembre, grazie all’avvio del programma di vaccinazione nel paese, mentre le vendite al dettaglio sono crollate del 3,8% a novembre.
Inoltre, negli USA ieri è stata consigliata l’approvazione del vaccino per il Covid-19 di Moderna (NASDAQ:MRNA).
Tra le notizie sulle compagnie, IAG (LON:ICAG), la proprietaria di British Airways, scende dello 0,9% sulla scia della notizia secondo cui avrebbe accettato di acquisire la spagnola Air Europa per 500 milioni di euro (612,55 milioni di dollari).
Il titolo di Vivendi (PA:VIV) balza dell’1,6% dopo che il conglomerato francese ha deciso di vendere un’altra quota del 10% in Universal Music Group a Tencent Holdings.
La compagnia di tecnologie sanitarie olandese Philips (AS:PHG) schizza del 2,3% dopo aver accattato di acquisire la compagnia USA di diagnostica e monitoraggio BioTelemetry (NASDAQ:BEAT) in un accordo del valore di 2,8 miliardi di dollari.
I future del greggio USA registrano -0,1% a 48,34 dollari al barile, mentre il Brent, il riferimento internazionale, scende dello 0,2% a 51,39 dollari. Entrambi i riferimenti hanno segnato i massimi da inizio marzo ieri.
Intanto, i future dell’oro scendono dello 0,3% a 1.885,50 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,2260, giù dello 0,1%.