Di Mauro Speranza
Investing.com – A poco meno di un mese dalle elezioni presidenziali statunitensi, la campagna elettorale impazza con i sondaggi che danno in testa lo sfidante Joe Biden nei confronti del Presidente Donald Trump, alle prese con il coronavirus.
Nonostante queste previsioni, il risultato delle elezioni previste per il 3 novembre prossimo resta ancora incerto e gli analisti non concordano sul nome del vincitore e sulle conseguenze per il mercato.
La CNBC ha interpellato 30 strateghi di mercato sia sulle elezioni che sui loro investimenti attuali offrendo loro l'anonimato in cambio delle loro opinioni. Tutti e 30 gli intervistati avevano sede nella regione dell'Asia-Pacifico.
Il media americano ha inviato per email queste domande all’inizio della settimana scorsa e successivamente ha seguito gli strateghi per chiedere se avevano cambiato le loro prospettive dopo il primo dibattito presidenziale e la notizia che il presidente Donald Trump è risultato positivo al coronavirus. Dei 30 intervistati, tre hanno modificato le loro previsioni sull'esito delle elezioni.
Chi vincerà nel 2020?
Gli investitori asiatici sono stati fortemente divisi sulla questione politica centrale. Dodici analisti hanno previsto una vittoria per l'ex vicepresidente Joe Biden, undici hanno previsto un'elezione contestata e sette hanno scelto Trump come vincitore.
La notizia della positività di Trump al Covid 19 “ha aggiunto un po' di incertezza e Biden ha guadagnato un po' nelle previsioni sul risultato”, spiegava un analista via e-mail, anche se ha poi aggiunto che “sono ancora troppe le incognite per aspettarsi un cambiamento”.
Come gli strateghi stanno tenendo conto del voto
Una netta maggioranza degli analisti di mercato intervistati dalla CNBC sta raccogliendo denaro contante e acquistando beni relativamente sicuri come l'oro prima del voto del 3 novembre. Diciannove dei 30 strateghi stanno aumentando le loro disponibilità di cassa, acquistando il dollaro statunitense e lo yen giapponese. Si stanno anche muovendo verso l'oro e il Tesoro degli Stati Uniti.
Dieci su trenta hanno detto che è un buon momento per spostarsi dai titoli costosi come le azioni tecnologiche rivolgendosi ai settori meno popolari quali viaggi e turismo, così come le azioni che seguono l'economia in generale, comprese le banche e le industrie. L'acquisto di titoli più ‘difensivi’ come la sanità, i beni di consumo e i dividendi è un'altra strategia di investimento che è stata identificata.
Solo uno dei 30 operatori del mercato intervistati da CNBC vede il valore degli investimenti alternativi, tra cui i fondi di investimento immobiliare (REIT), le obbligazioni per le infrastrutture o i tanto discussi fondi "ESG" che tengono conto di fattori ambientali, sociali e di governance nelle loro partecipazioni.
Cina tech ‘vs’ Stati Uniti tech
Alla domanda su quale sia la scelta più interessante tra i titoli tech statunitensi o i tecnologici cinesi, una netta maggioranza, 18 dei 30 analisti con sede in Asia, ha indicato le aziende cinesi come la sua scelta preferita.
Uno degli esperti ha affermato che “la tecnologia asiatica è più economica degli Stati Uniti, meno rischio di opzioni negoziabili e meno rischio normativo”, spiegando che il trading di opzioni speculative legate ai nomi tecnologici statunitensi li rende più volatili rispetto alle loro controparti asiatiche.
Un altro stratega ha sottolineato che “una vittoria di Biden potrebbe sottoporre la tecnologia statunitense a una maggiore regolamentazione”.
I mercati IPO di Hong Kong, Cina continentale e Corea del Sud hanno attirato molto l'interesse degli investitori nel 2020, e “questo interesse è destinato a crescere”, ha detto un altro intervistato.
La prevista offerta pubblica iniziale della società cinese di tecnologia finanziaria Ant Group “stimolerà le rivalutazioni al rialzo della tecnologia” in Asia, ha detto un altro analista. L'affiliata Alibaba Ant Group, ancora controllata dal fondatore di Alibaba, Jack Ma, gestisce l'applicazione di pagamento mobile Alipay, molto popolare in Cina.
Prospettive per i mercati asiatici
Sedici esperti di mercato su 30 hanno dichiarato di essere rialzisti sui mercati asiatici, nonostante la volatilità a breve termine. Gli intervistati hanno detto di ritenere che l'Asia abbia un maggiore vantaggio una volta che il rischio elettorale è fuori dai giochi, data l'apparente dissolvenza del coronavirus in Asia e i segnali di ripresa economica.
“Siamo costruttivi per le prospettive del 2021 e ci aspettiamo che i mercati asiatici si riprendano alla fine, se dovessimo vedere la volatilità nei prossimi due mesi intorno alle elezioni negli Stati Uniti”, ha detto uno stratega.
“Detto questo”, ha continuato lo stratega, “le azioni asiatiche probabilmente supereranno le azioni americane nel breve termine”, soprattutto se Biden vincerà le elezioni, “il che potrebbe pesare sulle azioni americane, ma probabilmente avrà un limitato impatto diretto fondamentale sulle azioni asiatiche”.
Biden contro Trump: quali paesi ne beneficiano?
Gli strateghi hanno spiegato che una vittoria di Biden sarebbe molto positiva per Cina, Giappone e Corea del Sud, mentre una vittoria di Trump sarebbe vantaggiosa per India, Vietnam, Filippine e anche Taiwan.
Biden come presidente dovrebbe adottare un approccio più moderato nei confronti della Cina, mentre una rielezione di Trump rafforzerebbe la posizione dell'India per controbilanciare il predominio della Cina.
“L'India ha sempre bisogno di un nemico comune per scopi politici e i recenti contrasti con il Pakistan e la Cina sono stati politicamente popolari”, ha detto un analista. “Continuando così, la benedizione di Trump ha solo rafforzato la posizione di Modi. Anche Taiwan troverà più sostegno da parte degli Stati Uniti sotto Trump, questa è la linea rossa della Cina e Trump sa quando premere questo pulsante”.
Relazioni USA-Cina
Ma un tono moderato verso la Cina da parte di un presidente Biden potrebbe non tradursi in una minore tensione tra le due maggiori economie del mondo.
“I Democratici non hanno dato alcuna indicazione che saranno più morbidi verso la Cina di quanto lo sia stato Trump”, ha detto uno dei partecipanti.
Questa opinione è emersa chiaramente tra i 30 intervistati quando è stato chiesto loro cosa significherebbe una presidenza Biden per le relazioni tra Stati Uniti e Cina. Anche sotto Biden, le tensioni con la Cina continueranno, perché “l'intera politica estera, la difesa e l'establishment dell'intelligence negli Stati Uniti sono anti-Cina”, come si è detto.
Tuttavia, la maggior parte degli analisti ha detto che un secondo termine Trump potrebbe portare maggiori tensioni intorno a Hong Kong, ai diritti umani e alla pandemia di Covid-19. E un “disaccoppiamento” economico tra i due Paesi rimarrebbe nelle carte.