MILANO (Reuters) - Leonardo ha escluso la possibilità di uscire dalla controllata in difficoltà Aerostrutture, che il gruppo aeronautico e della difesa sta riorganizzando e che dovrebbe assorbire almeno 350 milioni di euro di liquidità quest'anno prima di cominciare a riprendersi.
Il gruppo ha detto che la crisi da Covid-19 ha interrotto il rilancio della divisione che produce componenti per aerei per Boeing (NYSE:BA), Airbus, Atr e altri.
La divisione dovrebbe raggiungere il pareggio alla fine del 2025, ha detto l'amministratore delegato di Leonardo Alessandro Profumo, aggiungendo che l'uscita dall'attività non è un'opzione per il gruppo.
"Siamo un unico fornitore per il Boeing 787, non possiamo uscire dal programma", ha detto Profumo in una call con gli analisti.
Valerio Cioffi, responsabile della divisione, ha detto che Leonardo è in trattative con i sindacati per implementare programmi di cassa integrazione in Aerostrutture a partire dal 2022. Leonardo ha contabilizzato 90 milioni di euro di costi di ristrutturazione per i prepensionamenti della controllata.
Il titolo Leonardo è sceso di oltre il 2% negli scambi iniziali prima di rimbalzare e intorno alle 15,20 è in rialzo dello 0,6% a 6,57 euro.
Cioffi ha detto che il tasso di produzione per Airbus è già aumentato, mentre inizierà a salire nel 2022 per Atr. Per il Boeing 787 la ripresa sarà più lenta, ma la produzione non sarà sospesa.
Cioffi ha anche accennato alla potenziale partecipazione di Leonardo al programma Comac (Commercial Aircraft Corportation of China) per velivoli a fusoliera larga, ma ha detto che questo non sarà incluso nel piano quinquennale del gruppo.
(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614)