Di Alessandro Albano
Investing.com - Sprint di Leonardo (MI:LDOF) a Piazza Affari (+10% ad euro 9,004) che torna ai livelli di inizio febbraio 2020 dopo aver pubblicato una guidance 2022 e un bilancio 2021 che ha soddisfatto le attese del mercato.
L'anno è stato chiuso dalla società della difesa con un aumento dei ricavi del 5,4% ad euro 14,13 miliardi, un Ebitda del +11% (1,63 miliardi) ed un utile netto più che raddoppiato di 587 milioni (+145 YoY). Risultato netto che ha permesso al gruppo guidato dall'Ad Profumo di tornare a proporre il dividendo (0,14 per azione).
Il return on equity è aumentato del 10%, l'indebitamento cala del 5,9% ad euro 3,12 miliardi mentre il flusso di cassa, spiega la società in nota, registra "un sensibile miglioramento (209 milioni) e si attesta ad un valore doppio rispetto alle previsioni di inizio anno con conseguente beneficio in termini di minore indebitamento netto di gruppo rispetto alle attese".
Guidance 2022
"Sulla base delle correnti valutazioni degli impatti della situazione geopolitica e sanitaria sulla supply chain e sull’economia globale", sottolinea la società nel comunicato, Leonardo (MI:LDOF) prevede per la fine di quest'anno ordini di "circa 15 miliardi", ricavi di "14,5-15 miliardi", un'Ebitda nel range di 1,18-1,22 miliardi, Free Operating Cash Flow di 500 milioni ed un indebitamento netto di circa 3,1 miliardi.
"La solidità e i fondamentali del gruppo - ha commentato il Ceo Profumo - sono alla base della fiducia nel breve e nel medio-lungo periodo". Per questo, aggiunge, "confermiamo l’obiettivo di generare circa 3 miliardi di cassa cumulati tra il 2021 e il 2025, con una crescita significativa già nel 2022 e un tasso di conversione dell’EBITA in cassa di ca. 70% già nel 2022, se escludessimo le Aerostrutture, e superiore al 70% a livello di Gruppo, includendo le Aerostrutture, nel 2024-2025".
Crisi Ucraina
In tempi caratterizzati da "una crescente incertezza geopolitica", Leonardo continua a "monitorare attentamente la situazione, allineandoci alle indicazioni dei governi dei Paesi in cui operiamo".
La fragile situazione nell'Est Europa, che vede la società in una posizione strategica, ha portato "profondi cambiamenti nel contesto degli equilibri geopolitici ed economici mondiali". Da un lato, si legge ancora, "il processo di integrazione e realizzazione di una Difesa e Sicurezza Europea e, nel contempo, l'incremento della spesa per la Difesa dei paesi UE e limitrofi potrebbero subire accelerazioni realizzando opportunità per le aziende operanti nel settore".
Dall'altro Ucraina e Russia rappresentano, in questo momento, controparti "ad alto rischio anche per effetto – nel caso della Russia – delle numerose sanzioni logistiche ed economiche avviate dall'Unione Europea, da altri paesi e da altri Organismi Internazionali".
Tuttavia, allo stato attuale, Leonardo (MI:LDOF) non risulta esposta "in maniera significativa verso questi due paesi". Nello specifico, l'esposizione patrimoniale al 31 dicembre 2021 verso l'Ucraina "è nulla e l'esposizione patrimoniale netta nei confronti di operatori direttamente coinvolti dal regime sanzionatorio verso la Russia è pari a circa 30 milioni. Il portafoglio ordini verso la Russia è di circa 25 milioni, mentre il portafoglio verso l'Ucraina è pari a circa 8 milioni".