di Francesca Landini e Stephen Jewkes
MILANO (Reuters) - Atlantia (MI:ATL) considera la sua partecipazione del 16% nel costruttore tedesco Hochtief non strategica e potrebbe venderla in futuro, mentre si prepara a riorganizzare il suo portafoglio di investimenti dopo aver deciso di cedere Autostrade per l'Italia (Aspi).
Lo riferiscono tre fonti.
"La quota in Hochtief non è strategica... e il gruppo sta valutando di uscire dal business delle costruzioni in futuro", ha detto una delle fonti.
Non è ancora stata presa una decisione definitiva sulla potenziale vendita della quota di Hochtief e non c'è urgenza, ha detto un'altra fonte.
Nessun commento da Hochtief sulla questione.
Atlantia ha acquistato il 23,9% di Hochtief nel 2018 nell'ambito dell'accordo per rilevare l'operatore autostradale spagnolo Abertis insieme alla spagnola Acs. Al momento possiede una quota del 15,9%, che ai prezzi attuali di mercato vale circa 750 milioni di euro.
Il gruppo italiano è il secondo azionista nella società tedesca dopo Acs che possiede il 50,4%.
Inizialmente l'investimento mirava a sviluppare nuovi progetti di costruzione di tipo verde, ma Abertis ha optato per una differente direzione, con acquisizioni di asset autostradali, tra i quali spicca quella nel 2020 dell'operatore di tunnel statunitense Elizabeth River Crossing.
Atlantia, controllata dalla famiglia Benetton, sta attualmente considerando diverse opzioni, dopo aver accettato di vendere la quota in Aspi a un consorzio guidato da Cassa depositi e prestiti.
Il gruppo riceverà circa 8 miliardi di euro in contanti dall'accordo con Cdp e sta lavorando insieme a McKinsey per identificare un ventaglio di opzioni strategiche entro la fine dell'anno, secondo una delle fonti.
Le fonti dicono che il gruppo sta cercando di espandere la propria divisione di pagamenti digitali Telepass, magari attraverso acquisizioni in Europa, e potrebbe anche considerare lo sviluppo di un network di piccoli aeroporti legati al settore del tempo libero.
Lo scorso anno Atlantia ha concordato la vendita del 49% di Telepass per una cifra superiore al miliardo di euro, per trasformare la divisione in una piattaforma europea multiservizi per consumatori e aziende.
Il gruppo sta anche valutando nuovi investimenti in asset autostradali, e potrebbe avventurarsi in progetti legati alla sostenibilità, come energie rinnovabili e mobilità sostenibile, secondo le fonti.
(Tradotto a Danzica da Alice Schillaci e Luca Fratangelo, in redazione a Milano Sabina Suzzi e Gianluca Semeraro, luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)