Di Mauro Speranza
Investing.com – Tentativo di recupero per le borse europee dopo il collasso della giornata di ieri arrivato dopo la delusione della Banca centrale europea che non ha tagliato i tassi.
Splende il verde sui principali indici europei, con il Ftse Mib che guadagna oltre il 6%, seguito dal +5% del Ftse 100 e dell'Ibex 35, mentre il Cac 40 e il Dax crescono del 2%.
Il principale indice di Piazza Affari ieri aveva ceduto oltre il 16%, subendo la sua peggiore chiusura della storia, sulla scia delle altre chiusure negative in Europa e a Wall Street.
Continuano le corse dello spread, salito oltre i 240 punti, e dei titoli di stato italiani a 10 anni, il quali toccano l'1,88%.
Tra le blue chips di Piazza Affari forti guadagni per Snam (MI:SRG) (+10%), Hera (MI:HRA) (+9%), Banca Generali (MI:GASI) (+8%), con quest'ultima che ha rilasciato i dati sugli utili, segnalando una chiusura di esercizio 2019 caratterizzato da un utile netto in forte crescita a 2,7 miliardi di euro (+15,7%).
La Consob, ha deciso di vietare temporaneamente le vendite allo scoperto per la giornata di oggi su 85 titoli azionari italiani, tra cui Poste Italiane (MI:PST), A2A (MI:A2), Exor (MI:EXOR), Banco Bpm (MI:BAMI), Campari (MI:CPRI), Ubi Banca (MI:UBI), Atlantia (MI:ATL), CNH Industrial (MI:CNHI), Juventus (MI:JUVE), Intesa Sanpaolo (MI:ISP), Unicredit (MI:CRDI), Azimut (MI:AZMT), Telecom Italia (MI:TLIT), Ferrari (MI:RACE) e Piaggio.
Trovate il comunicato con l'elenco completo a questo link : http://www.consob.it/web/consob/dettaglio-news/-/asset_publisher/hZ774IBO5XPe/content/comunicato-stampa-12-03-2020-bis-hp/10194
Il divieto è stato adottato in applicazione dell’articolo 23 del regolamento (UE) n. 236/2012 in materia di “Short Selling”, tenuto conto della variazione di prezzo registrata dai titoli nella giornata del 12 marzo 2020 (superiore alle soglie previste dal citato regolamento).
Il divieto riguarda le vendite allo scoperto assistite dalla disponibilità dei titoli. Con ciò viene estesa e rafforzata la portata del divieto di vendite allo scoperto nude, già in vigore per tutti i titoli azionari dal primo novembre 2012 in virtù del regolamento (UE) n. 236/2012.