Di Alessandro Albano
Investing.com - Banco Bpm (MI:BAMI) balza oltre il 15% ad euro 3,147 in apertura di venerdì, dopo l'ingresso nel capitale da parte di Credit Agricole (PA:CAGR), mossa che ha riacceso l'interesse per il risiko bancario italiano, assopito dalla crisi in Ucraina.
In serata di giovedì, la banque verte ha annunciato l'acquisto di una partecipazione del 9,2% nel capitale di Piazza Meda, approfittando del calo del titolo della banca italiana dovuto al contesto di mercato che ha seguito la situazione geopolitica in Est Europa. Titolo che, in seguito alla notizia, ha recuperato del tutto le perdite registrate in seguito all'attacco russo.
L'azione della banca francese, per altro molto attenta al contesto bancario del Bel Paese (vedi Creval (MI:PCVI)), sembra in linea con i piani del banco milanese. Secondo quanto comunicato da Credit Agricole (MI:CAGR), l'operazione evidenzia "l'apprezzamento molto positivo da parte di Crédit Agricole delle qualità intrinseche del Banco BPM: un solido franchise, prospettive finanziarie positive e un management team forte e performante".
L'acquisizione, inoltre, rafforza "il solido rapporto con Bpm (MI:BAMI), caratterizzato dalla consolidata partnership strategica nella finanza al consumo attraverso la joint-venture Agos", e punta ad ampliare "il perimetro delle partnership strategiche" con la banca italiana. Viene precisato anche che la banca parigina non ha presentato "istanza per ottenere l’autorizzazione a superare la soglia del 10% nel capitale sociale di Bpm". e non prevede "ulteriori impatti di rilievo sul CET1 ratio".
Operazione ben vista anche da parte della banca guidata dall'Ad Castagna. "La qualità - ha dichiarato la banca italiana - e l’importanza dell’investitore, nonché l’apprezzamento espresso dallo stesso per la nostra banca nella nota diramata questa sera, rappresentano un chiaro riconoscimento del valore e delle potenzialità di Banco BPM".
Non è la prima volta che la banque verte punta alla banca italiana. Le due banche sono state molto vicine alla fine del 2020, interesse finito poi nel nulla a causa delle precedenti condizioni di mercato. Condizioni che, oggi, hanno permesso la convergenza dei due istituti a discapito di UniCredit (MI:CRDI) la quale, dopo essere essere stata molto vicina all'Opa su BPM a fine 2021, sembra essere concentrata maggiormente su come ridurre al minimo la propria esposizione in Russia lasciando in disparte le opportunità di integrazione. Con tutto quello che ne consegue.