I fondi obbligazionari difficilmente potranno bissare le performance registrate da inizio anno. Ci sono ancora opportunità nelle convertibili e sulle obbligazioni semi-core euro, mentre le incertezze suggeriscono prudenza sui Btp
FONDI OBBLIGAZIONARI, LE PERFORMANCE MIGLIORI SONO ALLE SPALLE
Da inizio anno le famiglie italiane hanno continuato a investire nei fondi obbligazionari. Una tendenza alimentata anche dalle buone performance che molte asset class obbligazionarie hanno registrato nei primi 5 mesi di quest’anno. Ma, come si spiega nell’articolo Fondi obbligazionari: raccolta sostenuta, ma attenzione al nuovo contesto è piuttosto improbabile che questo ritmo di rendimento possa essere mantenuto nei prossimi mesi. Infatti il contesto è profondamente cambiato e i margini di guadagno per chi ha fondi obbligazionari in portafoglio si sono ridotti in modo significativo. I rendimenti dei titoli di stato dei paesi ‘core’ della zona euro sono ritornati in negativo. Il dollaro Usa potrebbe aver finito la sua corsa al rialzo sulla scia di una Federal Reserve in ‘pausa’ nel proprio percorso di rialzo dei tassi. I Paesi emergenti, che pure si giovano di un biglietto verde meno dirompente perché implica interessi in dollari meno onerosi da sostenere, dovranno fare i conti con la ripartenza della guerra dei dazi tra Usa e Cina che rallenta gli scambi commerciali a livello globale, colpendo soprattutto le esportazioni dei paesi in via di sviluppo. Insomma, a conti fatti, chi investe in fondi obbligazionari dovrà soppesare opportunamente le aspettative future evitando di guardare con lo specchietto retrovisore dei rendimenti del passato per evitare sgradite sorprese...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge