Di Yasin Ebrahim
Investing.com – L’S&P 500 ha ceduto i rialzi intraday chiudendo in calo, in quanto il ribasso dei titoli chip innescato da Tesla e Intel ha pesato sul resto del mercato, mentre gli investitori restano concentrati sugli aumenti dei tassi dalla Federal Reserve.
L’S&P 500 è sceso dell’1,2%, il Dow Jones Industrial Average è sceso dello 0,02%, o di 7 punti, il Nasdaq ha perso l’1,4%.
Tesla (NASDAQ:TSLA) ha riportato utili trimestrali migliori del previsto, ma ha dichiarato che le difficoltà di approvvigionamento peseranno sulla produzione quest’anno, facendo crollare le azioni dell’11%.
Intel (NASDAQ:INTC) ha chiuso in calo di oltre il 7% in quanto i risultati trimestrali e le previsioni migliori del previsto sono passati in secondo piano per via dei timori che l’aumento dei costi peserà sulla crescita.
Il calo ha pesato sull’intero settore tech, ma ci sono state delle eccezioni positive come Microsoft (NASDAQ:MSFT) ed Amazon (NASDAQ:AMZN).
Il titolo Apple (NASDAQ:AAPL), che aveva il rilascio degli utili dopo la campanella, ha chiuso pressoché invariato.
In salita Netflix (NASDAQ:NFLX) con un +6% dopo che Bill Ackman ha rivelato di aver accumulato oltre 3,1 milioni di azioni dal colosso dello streaming nel selloff di venerdì.
I titoli tech sono sotto i riflettori in queste settimane, in quanto i timori per il contesto di tassi di interesse in salita pesa sul sentimento dei titoli tech.
Il Presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha indicato mercoledì che la Fed potrebbe aumentare i tassi di interesse a marzo, e ha lasciato intravedere la possibilità di rialzi più aggressivi in arrivo.
Ark fund di Cathie Woods, con Coinbase (NASDAQ:COIN), Zoom Video Communications (NASDAQ:ZM) e Teladoc (NYSE:TDOC) tra le prime 5 posizioni, è spesso considerato come un baromentro del sentimento sui titoli growth andati ultimamente sotto pressione.
Ma le valutazioni dei titoli megacap sono scese a livelli che potrebbero attrarre nuovamente gli investitori.
Sul fronte economico, l’economia USA è cresciuta del 6,9% nel quarto trimestre, ma gli economisti hanno velocemente ridimensionato l’accelerazione. “Il PIL Q4 è salito di un impressionante 6,9%, ma i dettagli non sono stati entusiasmanti. La domanda finale è stata debole se paragonata alla crescita dei trimestri precedenti”, ha affermato Jefferies said.