PARIGI (Reuters) - Il presidente francese Emmanuel Macron ha nominato il principale alleato Francois Bayrou come primo ministro, il quarto del 2024, ma la portata della sfida che il veterano centrista dovrà affrontare è risultata subito chiara, con il Partito Socialista che si è rifiutato di entrare nella coalizione di governo.
Bayrou, 73 anni, ha fatto una seria valutazione della possibilità di riuscire a tenere sotto controllo un Parlamento spaccato che ha estromesso il suo predecessore Michel Barnier solo la settimana scorsa.
"La strada è lunga, lo sanno tutti", ha detto ai giornalisti. "Non sono il primo a percorrere una strada lunga".
Il crescente malessere politico della Francia ha sollevato dubbi sulla possibilità che Macron completi il suo secondo mandato presidenziale che scade nel 2027.
La crisi ha anche fatto alzare i rendimenti dei titoli di stato francesi e lasciato un vuoto di potere nel cuore dell'Europa, proprio mentre Donald Trump si appresta a tornare alla Casa Bianca e la Germania si prepara a nuove elezioni.
Bayrou, fondatore del partito Movimento Democratico (MoDem) che fa parte dell'alleanza di governo di Macron dal 2017, si è candidato tre volte alla presidenza, facendo leva sulle sue radici rurali come sindaco di lunga data della città di Pau, nel Sud-Ovest.
Sua priorità immediata sarà quella di far approvare una legge speciale per risanare il bilancio 2024, mentre all'inizio del prossimo anno si profila una battaglia più dura per il contenimento della spesa pubblica del 2025.
Le spinte parlamentari sulla legge di bilancio del 2025 hanno portato alla caduta di Barnier e oggi i leader della sinistra hanno annunciato che potrebbero tentare di rovesciare anche Bayrou, nel caso in cui utilizzasse i poteri costituzionali speciali per far passare la legge di bilancio contro il volere del Parlamento.
Anche la vicinanza di Bayrou alla figura decisamente impopolare di Macron potrebbe rivelarsi un punto di vulnerabilità.
Il partito socialista, corteggiato da Macron durante la ricerca del primo ministro, ha accusato il presidente di aver ignorato le loro richieste per un leader di sinistra a favore di un "rischioso" macronista.
"Non entreremo quindi nel governo e resteremo all'opposizione", ha detto Boris Vallaud, leader del blocco parlamentare dei socialisti.
(Tradotto da Claudio Leonel Piacquadio, Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi, Gianluca Semeraro)