Investing.com - L’azionario globale ha vissuto settimane difficili da quando la Fed ha alzato i tassi di 50 punti base il 4 maggio. Gli USA hanno registrato una performance peggiore, visto l’elevato peso dei titoli tech e ‘growth’. Le ultime trimestrali sono state positive per la stragrande maggioranza delle società, e anche se non si può parlare di risultati positivi come quelli del 2021 per i titoli dello S&P 500 ricavi e utili sono cresciuti del 10% circa. Le stime sugli utili futuri non sono state riviste al rialzo, ma nemmeno ridotte drasticamente.
Frank Thormann, Portfolio Manager, Multi Regional Equities di Schroders (LON:SDR), osserva che però sono spuntate nubi all’orizzonte in alcuni settori. Un comparto che ha registrato un calo degli utili nel primo trimestre è il finanziario, in particolare le banche, in gran parte dovuto a un aumento degli accantonamenti, in previsione di perdite future.
Thormann ricorda che le perdite bancarie per i crediti deteriorati sono state basse per un periodo molto lungo e gli accantonamenti sono aumentati da un livello
probabilmente insostenibilmente basso. È possibile che molti accantonamenti abbiano vita relativamente breve, ma molto dipende dalla Fed, se riuscirà a garantire un ‘soft landing’ o se l'economia finirà in recessione.
Se la recessione dovesse arrivare, argomenta l’esperto di Schroders, le banche potrebbero trovarsi ad affrontare un aumento significativo dei crediti inesigibili. Altro settore in difficoltà è il manifatturiero. Tutto ciò che riguarda la produzione di beni fisici e la loro spedizione in tutto il mondo si trova ad affrontare una
situazione molto complessa, con le catene di approvvigionamento sottoposte a forti pressioni sui costi.
Prospettive migliori invece per fornitori di beni o servizi essenziali. La pressione sui costi e la capacità delle aziende di trasferire l’aumento dei prezzi sui clienti sono l'elemento chiave su cui Schroders si concentra in questo momento. La fonte del "pricing power" deriva dall'avere un prodotto o servizio indispensabile. Può trattarsi di un dato di fatto o di una percezione.
I casi Coca-Cola (NYSE:KO) e Microsoft (NASDAQ:MSFT)
Coca-Cola ad esempio sugli scaffali dei supermercati è accanto a prodotti equivalenti che costano una frazione e hanno più o meno lo stesso gusto, ma i clienti la percepiscono come unica e questo le ha permesso di aumentare i prezzi del 7% sull’anno prima.
Un esempio nel settore tech citato da Schroders è Microsoft. La sua suite di strumenti è probabilmente fondamentale per la maggior parte di chi lavora in ufficio. È difficile che le rispettive aziende annullino i contratti con Microsoft solo perché sta aumentando un po' i prezzi. "Questo tipo di aziende è in grado di resistere molto bene all'inflazione", sottolinea Thormann.
Anche il settore energetico potrebbe sorprendere, secondo l’esperto di Schroders. Attualmente oggetto di grande attenzione, per l'aumento del prezzo del petrolio, destinato a rimanere probabilmente abbastanza solido.
Altra sorpresa positiva potrebbe arrivare in materia di contenimento della spesa, un concetto in passato piuttosto estraneo al settore. Ma ora le aziende si
astengono dall'aumentare l'attività di estrazione a qualsiasi prezzo, e si concentrano sulla generazione di free cash flow e sulla restituzione di liquidità agli azionisti. Una combinazione che fa sì che l'energia rimanga per Schroders un settore di interesse.
Questo articolo è stato scritto in esclusiva da Financialounge.com per Investing.com. Ogni settimana, "Market View" propone interviste originali con case d'investimento sui temi centrali di mercato che verranno riportate esclusivamente sul nostro sito. Non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all'investimento.