WASHINGTON (Reuters) - La crescita economica degli Stati Uniti è rallentata meno del previsto nel terzo trimestre con il calo degli investimenti che è stato compensato dalla ripresa dei consumi e delle esportazioni, uno dato che potrebbe attenuare i timori dei mercati per una recessione.
Il dato diffuso oggi dal dipartimento del commercio, però, difficilmente scoraggerà la Federal Reserve dal tagliare nuovamente i tassi di interesse in un contesto che vede la più lunga espansione economica di sempre minata in maniera persistente dall'estesa incertezza sul commercio internazionale, alla quale si somma il rallentamento della crescita globale e la Brexit.
La guerra commerciale contro la Cina, promossa dall'amministrazione Trump, ha intaccato la fiducia delle imprese, contribuendo alla seconda contrazione trimestrale consecutiva degli investimenti. Anche il venir meno dello stimolo derivante dal taglio delle tasse da 1.500 miliardi di dollari dell'anno scorso sta mettendo a repentaglio la fase di crescita, giunta ora al suo undicesimo anno.
Il dato sul Pil è stato pubblicato poche ore prima che i funzionari della Fed concludano un incontro di politica monetaria durato due giorni al termine del quale la banca centrale statunitense dovrebbe tagliare i tassi di interesse per la terza volta. La Fed ha tagliato i tassi a settembre dopo aver ridotto i costi dei prestiti a luglio per la prima volta dal 2008.
In prima lettura il prodotto interno lordo è aumentato a un tasso annualizzato dell'1,9% nel terzo trimestre dopo essere cresciuto del 2,0% nel periodo aprile-giugno.
Gli economisti stimano la velocità con cui l'economia può crescere a lungo senza innescare fenomeni di inflazione tra l'1,7% e il 2,0%. Gli economisti intervistati da Reuters avevano previsto un aumento del Pil a un tasso dell'1,6% nel trimestre luglio-settembre.
Nonostante la performance migliore del previsto dello scorso trimestre, quest'anno l'economia dovrebbe mancare ancora l'ambizioso obiettivo della Casa Bianca di una crescita annua del 3,0%. È cresciuta del 2,9% l'anno scorso.