Investing.com - Il dollaro si avvicina al minimo di 15 mesi contro il paniere delle altre principali valute questo mercoledì, mentre gli investitori rivolgono la loro attenzione ai dati economici della settimana, in particolare quelli di venerdì sull’occupazione.
Il dollaro è andato sotto pressione per via della situazione a Washington.
Le ultime rivelazioni sul coinvolgimento di Trump nella vicende delle interferenze russe nella campagna presidenziale hanno alimentato i dubbi sulla fattibilità delle riforme promesse.
Gli investitori ora attendono i dati di venerdì sull’occupazione non agricola relativi al mese di luglio, alla ricerca di indicazioni sulla possibile direzione futura della politica della Fed.
Per oggi è atteso il report ADP sull’occupazione non agricola, insieme agli interventi del Presidente della Fed di San Francisco John Williams ed il presidente della Fed di Cleveland Loretta Mester.
L’euro continua ad essere sostenuto dalle aspettative che la BCE possa iniziare a ridurre il programma di stimolo monetario in autunno.
L’euro è vicino al massimo di due anni e mezzo contro il biglietto verde, con la coppia EUR/USD in salita dello 0,42% a 1, 1868, poco al di sotto del massimo di 32 mesi.
La sterlina è in salita contro il dollaro, con il cambio GBP/USD su dello 0,23% a 1,3238, dopo aver toccato ieri il massimo di dieci mesi di 1,3243.
Il dollaro è in salita contro lo yen, con la coppia USD/JPY in salita dello 0,38% a 110,77; il cambio USD/CHF sale dello 0,19% a 0,9673.
Il dollaro australiano è stabile, con la coppia AUD/USD a 0,7964, mentre la coppia NZD/USD è crollata dello 0,56% a 0,7427.
Il cambio USD/CAD sale dello 0,19% a 1,2564, dopo aver toccato il minimo di cinque settimane di 1,2412.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute è in calo dello 0,16% a 92,77, poco al di sopra del minimo di 15 mesi toccato nella seduta precedente di 92,64.