di Pamela Barbaglia e Stephen Jewkes
MILANO/LONDRA (Reuters) - Eni (MI:ENI) ha rinviato la prevista vendita della divisione retail gas italiana valorizzata fino a 3 miliardi di euro a causa dell'incertezza politica creata dell'attesa sull'esito del referendum costituzionale, dicono due fonti vicine alla vicenda.
La major petrolifera puntava ad iniziare il processo di vendita alla fine di quest'anno, ma ha rinviato il tutto al 2017, nella speranza che il prosieguo del governo presieduto dal premier, Matteo Renzi, si chiarisca dopo il voto, secondo le fonti.
Renzi ha ripetuto più volte che lascerà l'incarico se dovessero prevalere i No alla riforma sulla Costituzione. E un nuovo premier potrebbe puntare a cambiare la guida di Eni e quindi le strategie dell'azienda il prossimo aprile, quando sarà rinnovato tutto il consiglio, dicono le fonti.
Lo scorso 29 luglio, nel corso della conference call con gli analisti sui risultati del trimestre, l'AD, Claudio Descalzi, ha detto che "non c'è bisogno di vendere il settore retail gas, lavoriamo per migliorare l'efficienza".
Un portavoce dell'azienda petrolifera non ha voluto commentare sulla tempistica dell'operazione, sottolineando che la vendita resta un'opzione.