Moody’s conferma il rating Baa3 di Leonardo; outlook rivisto a positivo

EditorLuke Juricic
Pubblicato 02.05.2025, 21:37
© Reuters.

Investing.com — Moody’s Ratings ha confermato oggi il rating dell’emittente a lungo termine Baa3 di Leonardo S.p.A., multinazionale italiana specializzata in aerospazio, difesa e sicurezza. Contestualmente, l’agenzia di rating ha confermato anche il rating senior unsecured Baa3 della società, il rating del programma MTN senior unsecured (P)Baa3 e il rating Commercial Paper P-3. Il Baseline Credit Assessment (BCA) rimane a baa3. In una mossa significativa, Moody’s ha rivisto l’outlook di Leonardo da stabile a positivo.

La decisione di confermare questi rating e rivedere l’outlook si basa sulla forte performance operativa di Leonardo dal suo upgrade a Baa3 nel maggio 2023. L’azienda ha mostrato una crescita promettente, sostenuta dall’aumento della spesa per la difesa in tutti gli stati europei della NATO. I ricavi di Leonardo nel 2024 hanno registrato un incremento del 21% rispetto al 2022, mentre l’EBITDA rettificato secondo i criteri Moody’s è aumentato del 28%. Negli ultimi due anni, il flusso di cassa libero rettificato combinato secondo Moody’s è stato vicino a €1 miliardo, un aumento sostanziale rispetto agli anni precedenti.

La leva finanziaria lorda rettificata della società si attestava a 2,7x alla fine del 2024, in calo rispetto al 3,5x del 2023. Questo valore è già al di sotto del trigger quantitativo di upgrade di Moody’s, senza ancora considerare il rimborso obbligazionario di €500 milioni previsto per marzo 2025, che ridurrebbe ulteriormente il rapporto a 2,4x.

Si prevede che gli utili di Leonardo continueranno a crescere nei prossimi anni, trainati dalle iniziative europee per aumentare la spesa per la difesa e investire nelle proprie capacità difensive. Si prevede inoltre che il profilo creditizio dell’azienda resisterà a eventuali rischi di M&A, principalmente all’interno delle sue divisioni Cyber e Space. Leonardo ha dimostrato che la crescita nei segmenti tradizionali della difesa viene raggiunta principalmente attraverso joint venture, come quelle con Rheinmetall AG per la produzione di carri armati e veicoli militari o con Baykar per i droni.

Nonostante le perdite nella divisione Aerostrutture e nel business TelCo all’interno della joint venture Thales Alenia Space, il profilo creditizio di Leonardo rimane solido. L’azienda sta lavorando attivamente a soluzioni per entrambe le problematiche. Tariffe e tensioni commerciali rappresentano un rischio, ma si prevede che questo sia più contenuto per le aziende esposte alla difesa come Leonardo, che ha una forte produzione locale negli Stati Uniti.

Il rating è influenzato anche dal rating sovrano italiano, che è attualmente allo stesso livello del rating senior unsecured di Leonardo. Tuttavia, una quota significativa di ricavi e attività al di fuori del mercato domestico, insieme alla limitata dipendenza dalle fonti di finanziamento nazionali, potrebbe giustificare un rating di un notch superiore rispetto al sovrano italiano, supponendo che la qualità creditizia stand-alone di Leonardo continui a rafforzarsi oltre i requisiti della sua attuale categoria di rating. Leonardo è valutata secondo la metodologia Government-Related Issuers di Moody’s a causa della partecipazione del 30,2% del Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano.

L’outlook positivo riflette l’aspettativa di Moody’s che Leonardo continuerà a dimostrare solidi risultati operativi, supportati dall’aumento della spesa per la difesa in tutti gli stati europei della NATO. L’agenzia di rating prevede inoltre che Leonardo manterrà una gestione finanziaria prudente e preserverà la solidità del proprio bilancio, concentrandosi sul rafforzamento del core business e sull’espansione delle divisioni Cyber e Space.

I fattori che potrebbero portare a un upgrade del rating includono un rapporto debito lordo/EBITDA mantenuto sotto 3,0x, un margine di profitto operativo che tenda verso percentuali a una cifra alta, una generazione di flusso di cassa libero costantemente positiva, politiche finanziarie conservative e forte liquidità, e il mantenimento del rating sovrano italiano almeno a Baa3. Al contrario, i fattori che potrebbero portare a un downgrade del rating includono un rapporto debito lordo/EBITDA sostenuto sopra 4,0x, un margine di profitto operativo sostenuto al di sotto di percentuali a una cifra media, una generazione di flusso di cassa libero negativa e un deterioramento del profilo di liquidità, e un downgrade del rating sovrano italiano al di sotto di Ba1.

Questo articolo è stato generato e tradotto con il supporto dell’intelligenza artificiale e revisionato da un redattore. Per ulteriori informazioni, consultare i nostri T&C.

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