Investing.com — Moody’s Ratings ha declassato lunedì i rating a lungo termine di diverse delle maggiori banche americane, tra cui JPMorgan Chase & Co (NYSE:JPM), Bank of America Corp (NYSE:BAC) e Wells Fargo & Company (NYSE:WFC), citando le indebolite prospettive di sostegno federale a seguito del declassamento del rating sovrano degli Stati Uniti avvenuto venerdì. La mossa rappresenta un raro colpo per il livello superiore del sistema finanziario statunitense e potrebbe aumentare i costi di finanziamento e la pressione normativa su istituzioni ancora considerate di importanza sistemica.
L’agenzia di rating ha abbassato i rating dei depositi, del debito senior non garantito e le valutazioni del rischio di controparte per le principali filiali e succursali delle banche da Aa1 ad Aa2. Questi rating in precedenza includevano un gradino di rialzo legato al rating Aaa del governo, un supporto che Moody’s non considera più pienamente credibile dopo il declassamento del debito sovrano statunitense ad Aa1.
"Il declassamento del rating del governo statunitense indica che ha una minore capacità di sostenere le banche di importanza sistemica globale degli Stati Uniti", ha dichiarato Moody’s. "I rating e le valutazioni declassati nell’azione odierna incorporavano tutti in precedenza un gradino di supporto del governo statunitense e questo gradino di supporto è stato ora rimosso."
JPMorgan Chase, la più grande banca statunitense per attivi, ha mantenuto un outlook positivo nonostante il declassamento, riflettendo la sua posizione dominante in termini di capitale e la solidità del franchise. "Questi outlook positivi continuano a riflettere la posizione dominante dei franchise di JPM... e i forti livelli di capitale di JPM", ha osservato Moody’s, segnalando una potenziale revisione al rialzo in futuro se i fondamentali rimarranno solidi.
Bank of America e Wells Fargo ora hanno outlook stabili sui loro rating dei depositi a lungo termine e del debito senior non garantito, in calo rispetto a negativi, allineandosi con i loro profili finanziari più ampi. Moody’s ha affermato che i loro rating riflettono ipotesi moderate di sostegno governativo ma anche metriche individuali come redditività, riserve di capitale e pratiche di gestione del rischio.
Altre importanti banche, tra cui Bank of New York Mellon (NYSE:BK) e State Street Corp (NYSE:STT), hanno visto anche declassamenti di parti della loro struttura di debito, pur rimanendo nella fascia alta della scala di rating di Moody’s. Citigroup Inc (NYSE:C), Goldman Sachs Group Inc (NYSE:GS) e Morgan Stanley (NYSE:MS) sono state notevolmente escluse dall’azione, avendo precedentemente perso il loro rialzo di rating legato al sovrano e mantenendo outlook stabili.
Mentre Moody’s ha confermato il profilo macro "Strong+" del settore bancario statunitense, la ricalibrazione del sostegno sovrano potrebbe influenzare le percezioni del mercato sulla rete di sicurezza che sostiene il sistema finanziario della nazione. Gli analisti avvertono che il costo finanziario immediato potrebbe essere limitato, ma le dinamiche di finanziamento istituzionale e la pianificazione del capitale potrebbero affrontare un crescente scrutinio.
I declassamenti di lunedì sottolineano l’interconnessione tra i rating sovrani e quelli del sistema finanziario in un ambiente ad alto debito e alti tassi. Come ha affermato Moody’s, "c’è una moderata probabilità di sostegno del governo statunitense", ma la sua relativa capacità di sostenere le grandi banche è diminuita.
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