Due titoli da evitare a luglio secondo InvestingPro: ecco perché il timing è tutto
Investing.com - Morgan Stanley (NYSE:MS) ha aumentato i suoi obiettivi di prezzo su diverse società europee di esplorazione e produzione (E&P) a seguito di un forte aumento dei prezzi del greggio Brent, citando un maggiore interesse degli investitori per le aziende esposte al petrolio senza asset in Medio Oriente.
Secondo gli analisti, un aumento di quasi il 12% dei prezzi del Brent negli ultimi giorni ha portato a un rally del 7-11% nei prezzi delle azioni di alcune società E&P selezionate.
Il broker nota un ulteriore potenziale di rialzo per Var Energi e Harbour Energy, guidato da elevati rendimenti del flusso di cassa libero (FCFY) e piani di distribuzione visibili.
Il target di prezzo di Var Energi è stato aumentato da 35,30 a 38,20 corone norvegesi. Morgan Stanley prevede un FCFY di circa il 19% annuo nel periodo 2025-2026 e un rendimento da dividendi sostenibile del 14%, sostenuto dall’avvio del progetto Balder X. Con i prezzi spot del Brent di circa 72,50 dollari al barile, il FCFY potrebbe salire a circa il 25% per il 2025.
Il target di Harbour Energy è aumentato da 250p a 276p. Si prevede che la società genererà circa il 17% di FCFY nel periodo 2025-2026, completato da un rendimento da dividendi di circa il 9% e un programma di riacquisto annuale pianificato del 5% a partire dalla seconda metà del 2025. Con gli attuali prezzi del petrolio, il FCFY del 2025 potrebbe raggiungere circa il 20%.
Al contrario, Aker BP (NYSE:BP) rimane valutata "underweight". Sebbene il titolo sia recentemente salito di circa l’11%, Morgan Stanley vede un potenziale di rialzo limitato, con il prezzo delle azioni che già sconta un prezzo del Brent a lungo termine di circa 75 dollari al barile.
Il broker prevede un FCFY 2025-2026 di circa il 2%, che migliora a circa il 5% ai prezzi spot attuali. Il suo obiettivo di prezzo è stato aumentato da 200,00 a 232,00 corone norvegesi, implicando un ribasso di circa il 15%.
A Ithaca Energy (LON:ITH) è stato assegnato un nuovo target di 157p, in aumento rispetto ai 141p, con un FCFY previsto del 24% nel 2025 e del 17% nel 2026. Il rendimento da dividendi dovrebbe rimanere al 14%.
L’obiettivo di prezzo di Energean è stato ridotto a 930p da 1.080p a causa della sospensione della produzione nel campo Karish in Israele e dell’elevato rischio geopolitico.
Morgan Stanley ha aumentato il costo di capitale ipotizzato al 15% e ha ridotto le stime di produzione per il 2025 di circa 5 kboe/d.
Mentre il broker delinea tre scenari per il petrolio, che vanno da 60 a 120 dollari al barile, Morgan Stanley mantiene uno scenario base di 60 dollari al barile, citando la continua volatilità geopolitica e l’incertezza riguardo alle interruzioni dell’offerta.
Gli analisti suggeriscono che anche con una probabilità maggioritaria assegnata allo scenario base, i prezzi elevati del petrolio giustificano premi di rischio più ampi.
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