Investing.com - Si muove controcorrente rispetto agli altri titoli bancari Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS), che cede oltre il 2% a Piazza Affari, mentre il FTSE Italia All Share Banks, invece, guadagna l’1,71%.
La banca senese non riesce a recuperare, dunque, dopo la pessima giornata arrivata ieri per i bancari a seguito della lettera della Bce che chiedeva la copertura dei crediti in sofferenza. Mps arriva, infatti, alla sua quarta seduta negativa consecutiva, con una perdita complessiva di circa il 20% e le azioni vengono scambiate appena sopra 1,22 euro.
Il board sensese, proprio in risposta alla Bce, ha comunicato la cessione di un portafoglio di inandempienze probabili (Utp), arrivando ad una vendita per circa 1,9 miliardi di euro, cifra superiore agli obiettivi del piano.
Inoltre, le operazioni complessive di Mps arrivano a 24 miliardi di euro, che “rappresentano un importante passo avanti nel processo di derisking previsto dal Piano di Ristrutturazione 2017-2021 e nel rispetto degli impegni presi con la Commisisone europea”, spiega la nota dell’istituto.
Intanto, il sottosegretario alla presidenza del consigli, Stefano Buffagni, ha escluso una fusione esclusiva tra Monte dei Paschi e Banca Carige (MI:CRGI). Secondo Buffagni, più opportuno sarebbe la creazione di “un terzo polo bancario”.
“Chi conosce il tema sa che quella non è la soluzione sostenibile”, ha spiegato Buffagni nel corso di un convegno dell’Ordine dei Dottori Commercialisti. “Il concetto è avere una visione di sistema, affinché si possano creare dei player basati in Italia che poi possano anche crescere all’estero”, ha aggiunto.
Mps, però, non dovrebbe rappresentare un nuovo problema per l’Italia, afferma Buffagni. “Noi dobbiamo gestire una situazione complessa”, spiega il sottosegretario, “ma crediamo che dalle situazioni difficili possano nascere delle opportunità e io credo che sia un momento nel quale si possa ragionare per andare nella direzione di aggregazione tra istituti per rendere più solido il nostro sistema”.
“Siamo in un libero mercato credo che il pubblico debba fare una regia, facendo in modo che certi manager mettano da parte i loro egoismi personali per difendere le poltrone e si lavori in un’ottica di sistema”, ha concluso Buffagni.