Mps, procura indaga su cessione quote Mef - fonti

Pubblicato 13.06.2025, 11:46
Aggiornato 13.06.2025, 11:55
© Reuters. Vista dell'ingresso della sede di Monte dei Paschi di Siena (Mps), la più antica banca del mondo, a Siena, Italia, 11 agosto 2021. REUTERS/Jennifer Lorenzini

MILANO (Reuters) - La Procura di Milano ha avviato un’indagine sul collocamento del 15% di azioni Mps (BIT:BMPS) effettuato dal Tesoro lo scorso novembre, e il Nucleo speciale valutario della Guardia di Finanza ha effettuato l’acquisizione di documenti relativi all’operazione presso la sede di Banca Akros.

Lo riferiscono due fonti a conoscenza della vicenda.

La cessione del pacchetto di azioni Mps era stata effettuata attraverso una procedure di ’accelerated book building’ gestita da Banca Akros (gruppo Banco Bpm (BIT:BAMI)) e ha coinvolto quattro investitori.

Una quota del 5% è stata comprata da Banco Bpm, il 3% da Anima Holding (BIT:ANIM) (ora nel gruppo di Piazza Meda dopo l’Opa conclusa ad aprile), mentre il gruppo Caltagirone e la Delfin della famiglia Del Vecchio hanno acquisito ciascuno il 3,5%.

In una nota Banca Akros ribadisce che, nel proprio ruolo di global coordinator e bookrunner della procedura, "ha condotto la stessa in modo corretto e trasparente, nel pieno rispetto delle norme e delle prassi che regolano tali operazioni, con la partecipazione di centinaia di investitori istituzionali, tramite piattaforma informatica".

"Tutti gli ordini pervenuti sono stati raccolti, registrati e processati allo stesso modo, il tutto nei tempi consueti previsti per questo tipo di operazioni", ha aggiunto l’investment bank.

La vendita era stata realizzata ad un prezzo superiore rispetto alle quotazioni di mercato, un fatto insolito per questo tipo di transazioni, che solitamente prevedono uno sconto.

I precedenti collocamenti di azioni Mps da parte de Tesoro avevano visto la partecipazione di diversi fondi esteri, ma l’obiettivo del Mef nell’ambito dell’operazione di novembre, come avevano riferito all’epoca alcune fonti, era quello di costituire un nucleo stabile di azionisti italiani per la riprivatizzazione della banca senese dopo il salvataggio pubblico del 2017.

Successivamente, sia Caltagirone che Delfin hanno incrementato le rispettive partecipazioni, diventando i due principali azionisti di Mps.

Tutto questo si inserisce in un momento di forte fermento del processo di consolidamento del settore bancario italiano. UniCredit (BIT:CRDI) è alle prese con la difficile Ops su Banco Bpm, mentre Mps ha lanciato un’offerta per Mediobanca (BIT:MDBI), che a sua volta ha messo nel mirino Banca Generali (BIT:GASI).

(Versione italiana Andrea Mandalà, editing Antonella Cinelli)

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