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Nel 2021 i green bond saranno il 25% di tutte le emissioni

Pubblicato 19.10.2021, 15:19
Aggiornato 19.10.2021, 16:02
© Reuters

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Di Alessandro Albano 

Investing.com - Le obbligazioni ESG emesse dalle società potrebbero rappresentare almeno un quarto di tutte le emissioni corporate non-finanziarie europee nel 2021, grazie alla narrativa sulla transizione energetica e ad un aumento degli investimenti legati a sostenibilità e politiche ambientali. 

Secondo un nuovo studio di Scope Ratings, i bond ESG rappresenteranno "almeno il 25% di tutti i bond del settore non-finanziario europee nel 2021 rispetto a solo l'8% dell'anno scorso", dopo essersi attestati al 27% nel terzo trimestre.

Nei primi nove mesi di quest'anno, evidenzia l'agenzia di rating con sede a Berlino, le emissioni green hanno occupato una fetta pari al 23% del totale per complessivi 110 miliardi di euro, quasi il doppio del totale nel 2020.

I principali emittenti di obbligazioni ESG-linked da inizio gennaio, afferma Scope, sono stati Enel (MI:ENEI) (10,1 miliardi di euro), la società immobiliare dell'Europa centro-orientale CTP NV (AS:CTPNV) (2,5 miliardi di euro), con emissioni di 2,0 miliardi di euro da parte di Mondelez International Inc (NASDAQ:MDLZ)., Energias de Portugal (LS:EDP) e l'utility spagnola Iberdrola (MC:IBE). Nel report, l'agenzia di rating europea fa menzione anche di A2A SpA (MI:A2), Engie (PA:ENGIE) e Valeo (PA:VLOF).

“Le società nei settori dei servizi di pubblica utilità, immobiliare, beni di consumo, dei trasporti e della logistica hanno continuato a essere gli emittenti più attivi di obbligazioni ESG nel terzo trimestre del 2021 in termini di volume”, afferma Eugenio Piliego, analista di Scope Ratings. "Le utility hanno dominato in gran parte le emissioni ESG quest'anno e lo scorso anno, ma anche le società immobiliari hanno recuperato rapidamente", aggiunge Piliego.

"Stanno emergendo emissioni verdi in modo regolare da alcuni altri settori, ed in particolare da quello chimico", spiega invece Klaus Kobold, analista di Scope. "Nobian NV ed Evonik Industries (DE:EVKn) hanno partecipato al mercato del debito ESG con prestiti da 525 e 500 milioni di euro nel terzo trimestre, dopo aziende del calibro di Air Liquide SA (PA:AIRP), DSM NV (AS:DSMN) e Lanxess (DE:LXSG)".

Oltre alle aziende chimiche, sottolineano da Scope, i comparti di vendita al dettaglio e di telecomunicazioni "hanno mostrato una propensione significativamente maggiore per le emissioni ESG rispetto allo scorso anno".

Ultimi commenti

situazione particolare, in atto una stagflazione
interessante però il fatto che è proprio grazie al green che ci troviamo in questa situazione di alta inflazione e pressoché stagnazione (che tra l'altro ne parlavo già a ottobre novembre 2020) questa fretta di fare tutto subito tutto adesso , questa immissione di denaro sempre più grande per alimentare questo ESG questo green che tanti vogliono ma pochi hanno capito realmente quanto sia green basti pensare che senza petrolio le pale eoliche non si costruiscono , oppure nessuno guarda a quanto inquina l'intero processo di estrazione e raffinamento delle terre rare, nessuno lo guarda perché tutto accade in Cina dove nessuno dice niente, ma la Cina già da anni applica quote al export di queste materie prime definite strategiche, e se vogliamo sviluppare green per forza passeremo dalla Cina che a sua volta sta sempre più limitando la produzione e affronta gravi problemi interni...quindi capite bene la direzione che stiamo o abbiamo già preso grazie al voler tutto subito
d'accordissimo
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