Di Alessandro Albano
Investing.com - Nexi (BIT:NEXII) interrompe il rally di pre-Ferragosto con il titolo che a tarda mattinata perde l'1,5% ad euro 9,182. Tuttavia, non si fermano le voci che vorrebbero la società nell'orizzonte di importanti fondi di provate equity americani per via della svalutazione azionaria degli ultimi mesi che ha reso ancora ancora più appetibile la società dei pagamenti.
Secondo Reuters, importanti società di PE americane sarebbero in procinto di fare le proprie offerta per la società guidata dall'Ad Paolo Bartoluzzo, con l'obiettivo di delistare il gruppo dopo la recente discesa delle valutazioni dell'intero settore.
Per l'agenzia di stampa, Nexi avrebbe ricevuto "offerte non sollecitate" da parte di potenziali acquirenti, tra cui Silver Lake, ma i primi contatti si sarebbero interrotti in primavera a causa della distanza in tema di prezzo di circa 11 miliardi. Valutazioni, queste, considerate molto interessanti dai fondi di partecipazione, e molti osservatori, secondo Reuters, si attendono una nuova ondata di consolidamento nel comparto.
Nonostante il ribasso odierno, Equita ha confermato il buy sul titolo con target price ad euro 14 e considera "ragionevole" l'interesse dei fondi PE.
Oltre alla penetrazione "ancora limitata" dei pagamenti digitali in Europa, secondo gli analisti la società ha dimostrato "resilienza anche durante le recessioni", genera "un buon livello di cassa", la valutazione "è depressa" e "non vi è disruption da parte di tecnologie alternative”
Ricordiamo che Nexi è partecipata al 13,6% da Cdp, al 19,9% dal fondo private equity americano H&F, al 9,4% da Mercury UK HoldCo, mentre Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) (BIT:ISP) e Poste Italiane (BIT:PST) (BIT:PST) detengono rispettivamente il 5,1% e il 3,55% del capitale.