Nuvole di recessione sul cielo di Wall Street

Pubblicato 10.03.2025, 14:15
Aggiornato 10.03.2025, 14:35
© Reuters.  Nuvole di recessione sul cielo di Wall Street

OraFinanza - Borsa di New York vista aprire in forte ribasso in questo inizio di settimana, con il sentiment di mercato sempre indebolito dai timori dei dazi.

I future sui tre principali indici di Wall Street (Nasdaq, S&P500 e Dow Jones) cedono oltre l’1% quando manca circa un’ora al suono della campanella, mentre il dollaro continua il suo crollo nei confronti dell’euro: il cross EUR/USD sale 1,0814, portando così al 5% i suoi guadagni di un mese.

Ancora deboli il Bitcoin, a 83 mila dollari, e l’oro, scambiato a 2.913 dollari l’oncia (future) e a 2.906 dollari (prezzo spot).

In lieve crescita i prezzi del petrolio: Brent a 70,80 dollari e greggio WTI a 67,55 dollari al barile.

Nel corso di un’intervista rilasciata ieri, il Presidente Donald Trump non ha voluto pronunciarsi sulla possibilità di una recessione negli Stati Uniti, in un momento in cui gli investitori temono che le sue politiche commerciali variabili nei confronti di Messico, Canada e Cina possano frenare la domanda dei consumatori e gli investimenti delle imprese. Oggi sono entrati in vigore i dazi della Cina su alcune importazioni statunitensi.

Trump ha affermato che l’economia statunitense sta affrontando "un periodo di transizione", mentre il Segretario al Tesoro, Scott Bessent, in precedenza aveva avvertito di interruzioni della crescita. Bessent ha anche escluso cambiamenti di politica per sostenere il mercato azionario, il cosiddetto "Trump Put".

Secondo un sondaggio Reuters, il 91% degli economisti ritiene che le probabilità di una recessione siano aumentate a causa del rapido cambiamento delle politiche commerciali di Trump.

Le tariffe e le politiche di Trump hanno iniziato ad avere la loro "giusta quota di pressioni sui mercati azionari, inoltre ora abbiamo iniziato a vedere molte preoccupazioni sulla crescita degli Stati Uniti", secondo Rupal Agarwal, stratega di Sanford C. Bernstein, su Bloomberg TV.

"Ci sono sempre diverse forze all’opera sul mercato, ma in questo momento quasi tutte stanno passando in secondo piano rispetto ai dazi", spiega Chris Larkin di E*Trade di Morgan Stanley (NYSE:MS), e “finché non ci sarà più chiarezza sulla politica commerciale, i trader e gli investitori dovrebbero attendersi una continua volatilità”.

Alcune indicazioni sullo stato di salute dell’economia USA e sulle future scelte di politica monetaria della Federal Reserve potrebbero arrivare nel corso di questa settimana, quando sono attesi i dati sull’inflazione, quelli sui nuovi posti di lavoro e sulla fiducia dei consumatori.

La settimana scorsa è stata la peggiore dallo scorso settembre per l’S&P500 ma il calo potrebbe proseguire secondo Michael Wilson di Morgan Stanley: l’indice potrebbe cedere un altro 5% a causa delle preoccupazioni per l’impatto sui profitti aziendali dovuto ai dazi e alla riduzione della spesa fiscale.

L’analista si attende che l’S&P 500 possa toccare un minimo di circa 5.500 punti nella prima metà dell’anno, prima di riprendersi a 6.500 entro la fine del 2025. In caso di recessione, Wilson si attende un crollo del 20% per il benchmark. "Non ci siamo ancora, ma le cose possono cambiare rapidamente e quindi è utile conoscere quali siano i rischi del caso ’ribassista’ per poter gestire al meglio il proprio portafoglio", ha spiegato.

Coinbase (NASDAQ:COIN) Global (-5%): la delusione per la riserva strategica di Trump continua a indebolire il Bitcoin e tutto il settore legato alle criptovalute, in particolare Bitfarms (-3%), Riot Platforms (NASDAQ:RIOT) (-4%), Hut 8 Mining (-6%), MicroStrategy (-5%) e Marathon Digital (NASDAQ:MARA) (-4%).

Eli Lilly (-1%): il farmaco sperimentale di nuova generazione per la perdita di peso della concorrente Novo Nordisk, CagriSema, ha ottenuto una riduzione del peso dei pazienti del 15,7% dopo 68 settimane, rispetto al 3,1% del placebo.

Checkpoint Therapeutics (+66%): verrà acquistata dall’indiana Sun Pharmaceutical Industries per 355 milioni di dollari, a 4,10 dollari per azione, con un premio del 66% rispetto alla chiusura di ieri del titolo.

Trevi Therapeutics (+21%): la sua terapia, Haduvio, ha raggiunto l’obiettivo principale in uno studio di fase intermedia condotto su pazienti affetti da un tipo di tosse cronica.

Rocket Companies (+70%): acquisirà la società immobiliare Redfin in un accordo interamente in azioni valutato a 1,75 miliardi di dollari.

Microsoft (NASDAQ:MSFT)

Wolfe Research: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto da 475 a 450 dollari.

Tesla (NASDAQ:TSLA)

UBS: target price tagliato da 259 a 225 dollari.

Alphabet (NASDAQ:GOOGL)

JP Morgan (NYSE:JPM): ‘buy’ e prezzo obiettivo confermato a 220 dollari.

Amazon (NASDAQ:AMZN)

Stifel Nicolaus: ‘buy’ e target price incrementato da 245 a 275 dollari.

T-Mobile US

Bernstein: per ‘neutral’ e prezzo obiettivo sempre a 265 dollari.

JP Morgan

Baird: da ‘sell’ a ‘neutral’ e target price alzato da 215 a 220 dollari.

Questo contenuto è fornito da OraFinanza

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