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Dollaro su, i timori in Grecia spingono la richiesta di valuta rifugio

Pubblicato 14.05.2012, 14:35
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Investing.com – Il dollaro statunitense è in salita contro le principali controparti; la richiesta di valuta rifugio è sostenuta dai crescenti timori per uno stallo politico in Grecia che possa tradursi nell’uscita del paese dalla zona euro.

Durante la mattinata degli scambi europei il dollaro è salito al massimo di 4 mesi contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,55% a 1,2843.

Il timore per un’uscita eventuale della Grecia dalla zona euro si è intensificato dopo che Alexis Tsipras, leader del maggiore partito greco, anti-salvataggio, la Syriza, ha rifiutato l’invito del presidente del paese di formare un nuovo governo, accendendo il timore che le nuove elezioni siano inevitabili e che il paese non sarà in grado di rispettare i suoi obblighi fiscali.

Intanto persistono i timori sul settore bancario spagnolo, il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è salito a 6,27%, il massimo da dicembre. Oggi il paese
ha venduto all’asta 2,9 miliardi di euro in titoli di Stato a 12 e 18 mesi, al di sotto del target di 3 miliardi di euro. Il rendimento dei titoli a breve termine è salito.

Il sentimento è andato ulteriormente sotto pressione dopo i dati sulla produzione industriale della zona euro,
è scesa di un destagionalizzato 0,3% a marzo, contro le aspettative per un aumento dello 0,4%.

Il biglietto verde è piuttosto stabile contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,01% a 1,6071.

Il biglietto verde è sceso contro lo yen ma ha esteso i guadagni contro il franco svizzero, con USD/JPY in calo dello 0,18% a 79,79 con USD/CHF in salita dello 0,56% a 0,9350.

In Svizzera i dati ufficiali hanno mostrato che i prezzi alla produzioni sono scesi dello 0,1% ad aprile, in calo per la prima volta in 5 mesi e contro le aspettative per un aumento dello 0,3%.

Il biglietto verde è salito nei confronti della controparte canadese, ed ha toccato dei massimi plurimensili contro i cugini australiani e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,44% a 1,0049, AUD/USD in calo dello 0,46% a 0,9972 e NZD/USD in calo dello 0,70% a 0,7773.

Le valute legate alle materie prime hanno risentito della decisione della Banca Popolare Cinese di tagliare il ratio di riserve delle banche, nel tentativo di spingere la crescita economica.

I dati ufficiali di oggi hanno mostrato che le vendite al dettaglio in Nuoca Zelanda sono scese bruscamente nel primo trimestre, in calo dell’1,5% dopo un aumento del 2,2% nel trimestre precedente. Gli analisti si aspettavano un calo dello 0,5% nel trimestre conclusosi a marzo.

L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,44% a 80,78.

Nel corso della giornata è atteso a Bruxelles l’incontro dei ministri delle finanze UE. Intanto il presidente greco terrà un ultimo meeting coi partiti nel tentativo di evitare di tornare alle urne.

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