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Di Alessandro Albano
Investing.com - UniCredit (MI:CRDI) dice addio alla possibile acquisizione di Otkritie Bank, la banca russa nazionalizzata nel 20217, a causa delle crescenti tensioni in Ucraina e delle possibili conseguenze, due giorni dopo l'incontro delle grandi società italiane - tra cui Enel (MI:ENEI) ed Eni (MI:ENI) - con il presidente Putin.
In una media call tenutasi venerdì mattina, l'Ad Orcel ha specificato il motivo della decisione affermando che "a seguito del contesto geopolitico, abbiamo deciso di ritirarci dalla data room". L'unione tra le due banche, ha aggiunto il Ceo, avrebbe portato ad una posizione di mercato "molto più forte" e "importanti sinergie" senza "aumentare significativamente la nostra esposizione nel Paese".
Le affermazioni dell'ex Ubs sono una conferma di quanto trapelato un paio di giorni fa dal quotidiano russo Kommersant, che aveva citato la perdita d'interesse da parte di UniCredit (MI:CRDI) proprio a causa di quanto sta accadendo tra Paesi NATO e Russia, poco meno di un mese dopo aver avuto accesso alla data room di Otkritie.
Orcel abbandona quindi la propria campagna di Russia, in quella che poteva essere l'occasione giusta per riscattare il fallimento delle trattative con Monte dei Paschi (MI:BMPS). Tuttavia, Gae Aulenti resta operante in Russia attraverso UniCredit Bank, banca commerciale attiva nel territorio dal 1989.
"Le tensioni geopolitiche tra Russia e NATO sono vere e riteniamo che un'espansione in Russia sia l'ultima cosa che Orcel ha in mente", ha detto a Retuers Fabrizio Bernardi, analista di Bestinver. "L'unico motivo per cui UniCredit ha mostrato interesse è la vendita della banca russa e la presenza di UniCredit in Russia. La banca milanese è stata invitata a prendere visione del dossier di M&A e aumentare il numero di potenziali offerenti".
Dividendi record
I motivi per cui sorridere arrivano dal bilancio. UniCredit ha comunicato di aver chiuso il 2021 con un utile netto sottostante di 3,9 miliardi contro la guidance fissata di "oltre 3,7 miliardi" e con un Rote del 7,5%. La banca ha battuto la guidance 2021 anche in termini di ricavi, pari a 18 miliardi di euro contro l'obiettivo di 17,5 miliardi, e con spese di 9,8 miliardi.
Sorprende il piano di dividendi, il più ampio della storia di Gae Aulenti. La banca ha infatti proposto una distribuzione di 3,75 miliardi composta da dividendi in contanti per circa 1,17 miliardi e riacquisti di azioni per circa 2,58 miliardi che verrà eseguito nel 2022 dopo l'approvazione della Bce.
Nel quarto trimestre il cost/income è sceso al 54,6% a fine 2021 (-2,6 punti percentuali), i ricavi sono stati pari a 4,4 miliardi, mentre l'utile netto sottostante si è attestato a 800 milioni (600 milioni in più su base annua).
Dopo aver annunciato il ritiro dalla banca russa, Orcel ha ribadito che le operazioni di M&A verranno valutate "solo se non intralciano i piani di distribuzione del capitale dei prossimi due anni", annunciando il rafforzamento della partnership con Allianz in Italia, Germania, Europa Centrale e Orientale.
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