Investing.com - Il prezzo del greggio è in salita questo mercoledì, dopo i crolli segnati nell’overnight mentre si osservano gli sviluppi sull’accordo siglato tra paesi OPEC e non-OPEC per limitare la produzione quest’anno.
Il greggio con consegna a febbraio sul New York Mercantile Exchange sale di 57 centesimi, o dell’1,1% a 52,90 dollari al barile alle 3:45AM ET (08:45GMT), dopo essere crollato ieri di 1,39 dollari, o del 2,6%.
Il greggio USA aveva registrato ieri il massimo di 18 mesi di 55,24, Il Brent con consegna a marzo sull’ICE Futures Exchange di Londra è in salita di 64 centesimi, o dell’1,15%, a 56,10 dollari al barile.
Ieri il greggio Brent è schizzato a 58,37 un livello che non si registrava dal luglio 2015, per poi riprendere a scendere e chiudere in calo di 1,35, o del 2,4%, a 55,47.
I membri dell’OPEC ed 11 produttori non-OPEC, con a capo la Russia, hanno deciso di ridurre la produzione di quasi 1,8 milioni di barili al giorno a partire dal 1° gennaio 2017.
L’accordo dovrebbe ridurre la produzione del 2%.
Tuttavia, alcuni investitori restano scettici sull’effettiva implementazione dell’accordo.
Inoltre, si teme un aumento della produzione in Libia e Nigeria, che sono autorizzate ad aumentare la produzione.
Intanto, gli occhi restano puntati sull’aumento dell’attività di estrazione negli USA. Secondo Baker Hughes, il numero degli impianti di trivellazione attivi negli Stati Uniti la scorsa settimana è salito di 2 unità a 525, il nono aumento settimanale consecutivo ed il massimo di quasi un anno.
Secondo alcuni analisti, la recente impennata dei prezzi potrebbe incoraggiare i produttori di scisto a produrre di più, alimentando ulteriormente il problema dell’eccesso di scorte.
I trader attendono per oggi i dati settimanali sulle scorte USA di greggio e prodotti raffinati.
L’American Petroleum Institute rilascerà il report settimanale oggi alle 4:30PM ET (21:30 GMT). I dati ufficiali della Energy Information Administration sono invece previsti domani, nelle previsioni di un calo di 1,7 milioni di barili.
I report di questa settimana saranno pubblicati con un giorno di ritardo a causa della chiusura festiva per il Capodanno.
Sul Nymex, i future della benzina con consegna a febbraio salgono di 0,5 centesimi, o dello 0,3%, a 1,634 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento con consegna a febbraio sale di 1,7 centesimi, o dell’1%, a 1,693 dollari al gallone.
I future del gas naturale con consegna a febbraio scendono di 3,9 centesimi, o dell’1,2%, a 3,288 dollari per milione di BTU, dopo il crollo di ieri di quasi l’11% a causa di previsioni del tempo meno rigide di quanto anticipato.