Investing.com - Gli strategist di UBS vedono una forte ipotesi di investimento su elettricità e materiali, mentre l’elettrificazione accelera nei vari settori.
“CIO stima che l’elettrificazione dell’economia globale richiederà circa 3 mila miliardi di dollari di investimenti annuali entro il 2030”, scrivono in una nota gli strategist di UBS, tra cui Matthew Carter.
Questa impennata è trainata dalla crescente domanda dai data center per l’intelligenza artificiale (IA), dai veicoli elettrici (EV) e dall’elettrificazione industriale.
La domanda di elettricità dovrebbe crescere a un tasso annuale del 3,4% dal 2024 al 2026, superando nettamente la crescita media dell’1,4% dello scorso decennio, secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE).
UBS è dell’idea che questo cambiamento strutturale crei numerose opportunità di investimento nella catena del valore dell’elettrificazione. Il portafoglio “elettricità e materiali” della compagnia include l’esposizione a compagnie che si occupano di generazione di energia elettrica, resilienza delle reti e materiali essenziali per la conservazione dell’energia e l’infrastruttura elettrica.
Il boom dell’IA è uno dei principali fattori responsabili di questa tendenza. Secondo UBS, le big tech dovrebbero destinare oltre 250 miliardi di dollari di spese in conto capitale (capex) all’espansione della capacità dei data center entro il 2025, con le principali aziende che prevedono un tasso di crescita su base annua di oltre il 45%.
L’addestramento dei modelli IA resta altamente energivoro e UBS si aspetta che la maggiore adozione dell’intelligenza artificiale consolidi la domanda di energia elettrica, con un beneficio per le aziende del settore.
Anche i materiali chiave sono destinati a trarre vantaggio da questa tendenza. “La domanda di materiali essenziali come rame, litio e alluminio è destinata a salire, grazie all’elettrificazione e alla transizione energetica”, fanno notare gli esperti.
L’AIE stima che la domanda globale per determinati metalli potrebbe salire di quasi dieci volte entro il 2050. La sola domanda di rame potrebbe aumentare di altre 100.000 tonnellate metriche all’anno da parte dei data center.
Gli strozzamenti delle forniture e le limitazioni geopolitiche potrebbero supportare ulteriormente i prezzi delle materie prime, rafforzando l’ipotesi di investimento su compagnie che si occupano di estrazione e lavorazione delle materie prime.
UBS vede opportunità non solo sui mercati pubblici ma anche in private equity e investimenti su infrastrutture. “Per gli investitori che sopportano il rischio, ci piacciono anche opportunità di private equity e infrastrutture a supporto della crescita dei data center e dell’infrastruttura per la transizione energetica”.
Insieme, l’utilizzo di energia elettrica per l’IA, l’elettrificazione industriale e la decarbonizzazione saranno dei fattori chiave per l’impennata della domanda di elettricità.
UBS consiglia agli investitori di considerare di “diversificare l’investimento sui titoli azionari tra impianti elettrici, materiali e utenze, nonché investimenti sui mercati privati nei data center e nell’infrastruttura per la transizione energetica”.