LONDRA (Reuters) - Si stabilizza il dollaro dopo aver registrato ieri l'incremento giornaliero più consistente da sei settimane rispetto al paniere delle principali divise internazionali, in un mercato che attende il dato sull'inflazione Usa di oggi pomeriggio.
** Proprio il recente andamento debole dell'inflazione Usa è stato al centro delle preoccupazioni di diversi esponenti della Fed, suggerendo cautela sui tempi di nuovi rialzi dei tassi. Per il dato di oggi le stime degli economisti sono per un indice Cpi 'core' in crescita dell'1,6% tendenziale in agosto, dopo l'1,7% del mese precedente.
** Con posizioni corte sul dollaro attualmente quasi a livelli record, ogni sorpresa positiva dai prezzi al consumo Usa potrebbe innescare ricoperture ampie sul biglietto verde.
** A metà mattinata l'euro/dollaro recupera quota 1,19, rimanendo comunque prossimo al minimo intraday di 1,1871. Solo venerdì scorso il cambio saliva al massimo di due anni e mezzo di 1,2092.
** Il dollaro scambia a sua volta poco sotto il massimo intraday anche nei confronti dello yen, toccato a 110,73, il livello più alto dallo scorso 16 agosto.
** "Guardiamo al movimento di risalita del dollaro in gran parte come a una correzione e ora la domanda è quanto il dollaro può recuperare prima dei dati" di inflazione, commenta lo strategist di Ing Viraj Patel.
** Intanto il franco cede lievemente terreno sull'euro dopo il meeting della banca centrale svizzera che ha definito la divisa nazionale ancora altamente apprezzata, parlando di un mercato valutario ancora fragile. Il cambio euro/franco sale di oltre lo 0,2% con un massimo di seduta di 1,1495.
** Poco variata la sterlina sull'euro, in area 0,90, in attesa dell'esito oggi del meeting di politica monetaria della Banca d'Inghilterra. Secondo l'ultimo sondaggio Reuters il costo del denaro dovrebbe rimanere invariato a 0,25% fino al 2019, ma la fiammata dell'inflazione in agosto ha aumentato le pressioni per un ritocco verso l'alto dei tassi nonostante l'incerta evoluzione dei negoziati sulla Brexit.