Di Mauro Speranza
Investing.com - Crollo di Poste Italiane a Piazza Affari dopo la diffusione dei dati sulla trimestrale avvenuta prima dell’apertura.
Il titolo Poste Italiane (MI:PST) cede oltre il 3% con le azioni che scendono a 9,08 euro, proseguendo un periodo non brillante per la società che porta oltre il 4% le perdite mensili.
La trimestrale ha evidenziato utile netto in calo del 9,5% rispetto al primo trimestre 2019, scendendo a 439 milioni di euro, mentre quello normalizzato è risultato in crescita del 5,3% su base annua.
In calo anche i ricavi (-1,5%), scendendo a 2.842 milioni di euro, mentre quelli normalizzati crescono del 3,5%.
"I risultati del primo trimestre evidenziano i progressi realizzati con il piano Deliver 2022”, ha dichiarato Matteo Del Fante, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Poste Italiane, “caratterizzati dalla crescita dei ricavi ricorrenti sostenibili, da un'attenta disciplina sul versante dei costi e da una costante riduzione della dipendenza di Poste Italiane da partite non ricorrenti quali le plusvalenze”.
“Nel corso del 2019 continueremo ad accelerare nel nostro percorso di trasformazione industriale per cogliere future opportunità di crescita”, ha agguinto Del Fante.
“Il nuovo e moderno centro di smistamento pacchi di Bologna raggiungerà una capacità operativa di 250.000 colli al giorno; nel frattempo, stiamo continuando ad ampliare la rete di punti di consegna alternativi per i nostri clienti. Il Joint Delivery Model copre attualmente il 64% dei centri di consegna e procediamo in linea con l'obiettivo di una copertura totale entro la fine dell'anno. Gli sforzi realizzati per massimizzare il potenziale della nostra capillare rete distributiva hanno prodotto, nel primo trimestre, un miglioramento della raccolta netta su tutti i prodotti finanziari, con contributi positivi dal ramo Vita e dal Danni nel settore assicurativo, nonché dalle attività dei pagamenti e della telefonia mobile. La trasformazione della nostra forza lavoro è proseguita con nuove assunzioni nelle aree strategiche, come il recapito nell'ultimo miglio e il customer relationship management, e di specialisti digitali per realizzare il piano Deliver 2022", ha concluso Del Fante.
Nel frattempo, per oggi sono attese altre trimestrali, con Ubi Banca (MI:UBI), Enel (MI:ENEI), Banca Generali (MI:GASI) e Terna (MI:TRN) le più blue chips.
Per quanto riguarda le altre, si attendono i dati di BF Holding (MI:BFG), Banca Piccolo Credito Valtellinese (MI:PCVI), Banco di Sardegna (MI:SARIn), Brunello Cucinelli (MI:BCU), FNM SpA (MI:FNMI), Fiera Milano (MI:FIMI), Iren (MI:IREE), Leonardo (MI:LDOF), Recordati (MI:RECI) e Restart (MI:REST).