Due titoli da evitare a luglio secondo InvestingPro: ecco perché il timing è tutto
Investing.com - Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha indicato martedì che la banca centrale prevede di tagliare i tassi di interesse entro la fine dell’anno, mentre l’inflazione continua a moderarsi.
Durante un’audizione alla Camera, Powell ha dichiarato che la maggioranza dei funzionari della Fed ritiene che sarebbe "appropriato tagliare i tassi entro la fine dell’anno". Ha osservato che dati sull’inflazione più bassi e un mercato del lavoro più debole "potrebbero significare un taglio anticipato".
Powell ha sottolineato che il compito principale della Fed rimane "mantenere l’inflazione sotto controllo", pur riconoscendo che le prospettive economiche continuano a evolversi. "La situazione si sta evolvendo e il nostro pensiero si sta adattando", ha affermato.
Il presidente della Fed ha evidenziato che il modello del PIL della Fed di Atlanta non suggerisce l’imminenza di una recessione. Ha anche menzionato che l’inflazione degli affitti "sta ora diminuendo con regolarità".
Quando gli è stato chiesto dei potenziali dazi, Powell ha evitato di commentare direttamente, affermando che sarebbe "inappropriato per la Fed commentare sui dazi". Tuttavia, ha riconosciuto che "si prevede un aumento dell’inflazione a causa dei dazi", aggiungendo però che "non sappiamo quanti costi saranno trasferiti ai consumatori".
Powell ha spiegato che la Fed non ha portato i tassi a livelli neutrali a causa delle "previsioni sull’inflazione", affermando che la banca centrale "non può ignorare le previsioni di un’inflazione più alta".
Riguardo al mercato del lavoro, Powell ha dichiarato: "non vediamo debolezza nel mercato del lavoro", ricordando che "le preoccupazioni sul mercato del lavoro hanno guidato il taglio di mezzo punto percentuale lo scorso anno".
Su altri argomenti, Powell ha menzionato che è "troppo presto per conoscere l’impatto economico delle tensioni in Medio Oriente" e ha confermato che "le banche sono libere di fornire servizi all’industria delle criptovalute".
Ha anche affrontato questioni abitative, affermando che "la politica della Fed non sarà il fattore determinante dell’offerta abitativa a lungo termine" e che la banca centrale "non può influenzare la carenza abitativa a lungo termine negli Stati Uniti".
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