Di Laura Sanchez
Investing.com - L'emorragia del mercato azionario continua, con Wall Street che apre un'altra seduta in negativo dopo il selloff di mercoledì: il Dow Jones perde lo 0,9%, lo S&P 500 cede lo 0,4% mentre il Nasdaq è sulla parità dopo il -5,1% della vigilia.
Jerome Powell, presidente della Federal Reserve statunitense (Fed), ha chiarito questa settimana che la banca centrale continuerà ad aumentare i tassi di interesse tutte le volte che sarà necessario per controllare l'inflazione rendendo gli investitori molto nervosi.
"I commenti di Powell di lunedì, più incisivi sul processo di stretta monetaria per controllare l'inflazione, sono stati ripetuti ieri da Janet Yellen. Il segretario al Tesoro ha anche avvertito del rischio di stagflazione dovuto all'aumento dei prezzi di gas e generi alimentari, cosa che è stata non ben accolto dal mercato", sottolineano gli analisti della spagnola Banca March.
Scott Minerd, global chief investment officer di Guggenheim Partners, vede un'estate e un autunno "pessimi per le azioni". Parlando con MarketWatch, il Cio ha affermato che il Nasdaq Composite potrebbe scendere del 75% dal massimo del 19 novembre 2021 (attualmente è in calo di circa il 28%) mentre l'S&P 500 potrebbe perdere il 45% dal picco del 3 gennaio 2022 (da cui è attualmente in calo del 18%).
Tutto questo, ha aggiunto Minerd, "è molto simile al crollo della bolla di Internet".
Permane, inoltre, il timore di una recessione economica mondiale. Sia Morgan Stanley (NYSE:MS) che Goldman Sachs (NYSE:GS) (NYSE:GS) prevedono una recessione negli Stati Uniti, rispettivamente al 27% e 30% di probabilità. Leggi anche: Goldman Sachs prevede recessione Usa nei prossimi 12-24 mesi