Investing.com – Nonostante il possibile aumento della volatilità, tra timori di recessione e incertezza legata alla valutazione dei titoli legati all’Intelligenza Artificiale, i tagli dei tassi da parte delle banche centrali potrebbero creare un contesto favorevole per le azioni dei mercati europei nel quarto trimestre.
Ne è convinta Helen Jewell, chief investment officer di BlackRock (NYSE:BLK) Fundamental Equities, EMEA, che nell’analizzare le prospettive per il mercato azionario nell'ultimo trimestre del 2024 vede opportunità soprattutto nella sanità e nelle infrastrutture.
Nel complesso, con le banche centrali che continueranno a ridurre i tassi nel quarto trimestre, secondo Jewell “settori fortemente influenzati dai costi di finanziamento e dai tassi sui mutui, come quello delle costruzioni e del settore immobiliare, appaiono ben posizionati per una ripresa”. Inoltre, “Anche i titoli che offrono fonti di reddito stabili, come sanità, utility, finanza e alcune componenti del FTSE 100, probabilmente attireranno l'attenzione degli investitori”.
Opportunità nel breve e nel lungo termine
Ma anche dall’incertezza possono nascere occasioni interessanti. “Rimaniamo ottimisti sulle prospettive di crescita per le grandi aziende tecnologiche e di semiconduttori che traggono profitto dagli investimenti nell'IA, con la volatilità che potrebbe offrire agli investitori interessanti punti di ingresso”, spiega il gestore.
Mentre in altri settori “le aziende più cicliche, come quelle attive nelle costruzioni e nell'industria, potrebbero beneficiare del calo dei tassi e del supporto a lungo termine derivante dalla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio”.
E il settore sanitario?
I motivi principali per cui Jewell ritiene che gli investitori dovrebbero guardare al settore sanitario nel quarto trimestre sono 3: Innovazione, domanda strutturale e ripresa ciclica.
Innanzitutto, l’investitore punta i riflettori sui farmaci contro l'obesità, una delle tendenze più rilevanti nel settore sanitario che “potrebbe superare i 100 miliardi di dollari di vendite negli Stati Uniti entro il 2030”. Ma anche i trattamenti per la fibrillazione atriale e i farmaci oncologici sono segmenti in rapido sviluppo.
Poi non bisogna dimenticare il macrotrend dell’invecchiamento della popolazione, che secondo Jewell “sosterrà il potenziale guadagno del settore sanitario nel lungo termine e offrirà resilienza durante i cicli di mercato o in periodi di tensioni geopolitiche”.
Infine, l’esperta si aspetta una ripresa ciclica per il settore sanitario. “Molte aziende – chiarisce - che dopo la pandemia hanno registrato un calo della domanda, o che sono state colpite da ritardi nelle procedure e da problemi nella catena di approvvigionamento, stanno iniziando a riprendersi. Di conseguenza, ci aspettiamo che il settore sanitario guiderà la crescita degli utili nei prossimi 12 mesi, con valutazioni attualmente a sconto del 5% rispetto alle azioni globali.
Focus sulle infrastrutture
Le infrastrutture rappresentano la spina dorsale fisica di qualsiasi economia. E secondo Jewell ci sono diversi motivi sia a breve che a lungo termine per prendere in considerazione i titoli legati a questo ampio settore.
Nel breve termine “le aziende infrastrutturali probabilmente beneficeranno di una maggiore chiarezza sui tassi e sull'inflazione, con valutazioni scontate rispetto alle azioni globali che offrono interessanti punti di ingresso per gli investitori”.
Mentre per riassumere il caso a lungo termine, Jewell utilizza le “quattro D”: Digitalizzazione, Decarbonizzazione, Deglobalizzazione, Demografia.
Per quanto riguarda la Digitalizzazione, l’analista si aspetta “che le aziende del settore utility beneficino dell'aumento della domanda di elettricità, trainata dalle maggiori esigenze energetiche dei data center IA e dalle tendenze verso l'elettrificazione”.
In tema di Decarbonizzazione punta sulle infrastrutture di rete “fondamentali per sostenere l'aumento dell'elettrificazione e la transizione verso basse emissioni di carbonio, con il supporto di regolatori, governi e consumatori”.
C’è poi la Deglobalizzazione: “Le fragili catene di approvvigionamento globali e le crescenti tensioni geopolitiche hanno portato a un riallineamento del commercio globale, creando la necessità di nuove zone di produzione e reti di trasporto”.
Infine, la Demografia: “L'espansione urbana, alimentata dalla crescita della popolazione, richiederà infrastrutture complete per fornire elettricità, reti di telecomunicazione, sistemi idrici e fognari, oltre a porti, aeroporti, autostrade e ferrovie”.
Insomma, tutta una serie di cambiamenti a breve e lungo termine che secondo Jewell mettono i titoli infrastrutturali, al pari di quelli sanitari, nella miglior condizione per sovraperformare.
Quattro fattori di lungo periodo che, insieme alla discesa dei tassi d’interesse da qui ai prossimi mesi, rendono i titoli infrastrutturali ben posizionati per sovraperformare.
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