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MILANO (Reuters) - La raffineria italiana ISAB, di proprietà del secondo produttore di petrolio russo Lukoil, sta funzionando normalmente anche se sta affrontando una serie di "difficoltà" di ordine commerciale, ha detto un dirigente della società.
"L'impianto sta funzionando regolarmente al momento", ha detto a Reuters il vice direttore generale di ISAB per le risorse umane e le relazioni esterne, Claudio Geraci, in una conversazione telefonica.
Geraci ha detto che ci sono alcune questioni di natura commerciale che stanno rendendo le cose più problematiche, sebbene tutto rimanga gestibile al momento.
I suoi commenti arrivano mentre l'invasione russa dell'Ucraina spinge gli Stati Uniti e l'Europa a imporre importanti sanzioni, colpendo le aziende e i sistemi di pagamento globali.
Mercoledì l'Unione europea ha escluso sette banche russe dal sistema SWIFT, ma non ha messo nel mirino quelle che gestiscono i pagamenti energetici.
"Ci sono complicazioni che rendono la gestione di una raffineria grande come la nostra molto più complessa", ha detto Geraci, senza fornire dettagli.
Ha detto che il governo di Roma non ha finora chiesto informazioni specifiche sulla situazione della raffineria.
La ISAB è di proprietà della svizzera Litasco SA che vende l'89% della sua produzione. Litasco stessa è controllata da Lukoil.
Giovedì Lukoil, la cui maggioranza è nelle mani dal numero uno Vagit Alekperov e dal vice Leonid Fedun, ha chiesto una rapida risoluzione dell'invasione russa dell'Ucraina.
La ISAB, situata in Sicilia, è la più grande raffineria italiana in termini di capacità, e rappresenta circa il 22% della capacità complessiva del paese, secondo i dati dell'organismo dell'industria petrolifera Unem.
"L'azienda ci ha convocato e ha detto che non dovrebbe essere compromessa la produzione né i salari", ha detto a Reuters il segretario della Filctem CGIL di Siracusa, Fiorenzo Amato.
Nel 2019, prima che la pandemia di COVID-19 intaccasse la domanda di energia, la produzione di ISAB ammontava a 10,6 milioni di tonnellate, il 13% del totale italiano.
(Stephen Jewkes e Angelo Amante, editing Andrea Mandalà)
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