Inveting.com – L’andamento positivo dei mercati finanziari fa gonfiare il patrimonio dei risparmiatori seguiti dalle Reti di consulenza, che a fine settembre è salito a 879,9 miliardi, +2,8% rispetto al 30 giugno, +17,9% nel confronto con settembre 2023. E' quanto emerge dagli ultimi dati pubblicati dall'associazione di categoria Assoreti.
In particolare, l’aumento negli ultimi 12 mesi vede nelle performance dei mercati il principale driver di crescita con un contributo pari all’8,9%, mentre l’attività di raccolta determina un incremento per il 6,1% (i restanti 2,9 punti percentuali sono attribuibili alle modifiche intervenute sul perimetro di rilevazione).
"Il continuo incremento del patrimonio gestito dalle Reti di consulenza testimonia la capacità di cogliere le dinamiche dei mercati finanziari e le opportunità di investimento che questi offrono. In un periodo segnato da incertezze, questa capacità, insieme alla fiducia dei risparmiatori, ha consentito non solo di proteggere ma di ben valorizzare le attività finanziarie, evitando che un approccio attendista ne riducesse il valore e il potere d’acquisto", commenta Massimo Doris, presidente dell’sssociazione.
Il valore del risparmio gestito si attesta a 546,5 miliardi
La componente finanziaria/assicurativa/previdenziale del portafoglio raggiunge così i 754,1 miliardi di euro, con una crescita complessiva del 19,5% anno su anno, rappresentando l’85,7% del patrimonio. Nello specifico, la valorizzazione dei prodotti del risparmio gestito si attesta a 546,5 miliardi, segnando un incremento pari al 15,9% su base annua che per il 10,7% è determinato dall’andamento dei mercati finanziari.
Gli strumenti finanziari amministrati, pari a 207,6 miliardi, registrano una crescita del 30% annuo, per 16,1 punti percentuali attribuibile ai volumi di raccolta netta e per 9,9 punti percentuali al cosiddetto effetto mercato. La componente strettamente finanziaria (Oicr, gestioni individuali e titoli amministrati) aumenta del 22,7% rispetto al 30 settembre 2023 con un effetto mercato stimato all’11,6%.
Si ferma la corsa ai Btp, salgono i fondi comuni
Dopo due anni in netta crescita, la quota di titoli di Stato presente nei portafogli, rappresentata in larga parte da BTP, è rimasta stabile al 9% rispetto a giugno, mentre nello stesso periodo i fondi comuni sono saliti dello 0,3%, arrivando a rappresentare il 27,4% del totale.
Particolarmente rilevante anche la parte di portafoglio coperta dal servizio di consulenza con fee specifica (fee only/fee on top) che ammonta a 125,8 miliardi e rappresenta il 14,3% del patrimonio totale.
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