Di Alessandro Albano
Investing.com - Come per le migliori "meme-stock", il titolo di Revlon (NYSE:REV) ha guadagnato in Borsa il 250% nelle ultime cinque sedute di Wall Street nonostante la società abbia depositato il documento che ne certifica la bancarotta.
Poco più di di una settimana fa, il colosso statunitense dei cosmetici ha presentato istanza di fallimento ai sensi del capitolo 11 nel distretto meridionale di New York, mettendo fine ad una storia iniziata durante la Grande Depressione del '29 per via del troppo debito accumulato negli ultimi anni (in particolar modo durante la pandemia).
Secondo il documento depositato alle autorità statunitensi, la società detiene un debito di oltre 3,7 miliardi di dollari amplificato dalla crisi delle catene di approvvigionamento, dall'aumento dell'inflazione e dal calo delle vendite causato da pandemia e aumento della concorrenza.
Il debito, che include prestiti con scadenza al 2024 e tasso del 6,25%, si è ingigantito dopo che Revlon ha emesso oltre 2 miliardi di dollari di prestiti e obbligazioni per sostenere l'acquisizione della società di cosmetici canadese Elizabeth Arden nel 2016.
Il capitolo 11 permette ad una società di continuare ad operare in attesa di un piano di restructuring societario e di un accordo con i creditori per il rimborso del debito. Per questo, Reliance Industries (NS:RELI), secondo le ultime indiscrezioni, sarebbe interessata ad un'operazione di buyout per rilevare la storica società Usa. Reliance è la più grande compagnia privata indiana con un fatturato di circa 20 miliardi di dollari al 2021.
Il titolo, crollato 1,17 dollari dopo la bancarotta, è schizzato fino agli $8,15 a seguito della notizia dell'interesse del gruppo indiano, recuperando circa l'800% dai minimi storici. Da inizio anno, quando scambiava a $11,5, il titolo è ancora in calo del 30%.
Molti hanno giustificato il rialzo citando il possibile buyout di Reliance (BO:RELI), dimenticandosi dell'esperienza del gennaio 2021, quando un'onda di piccoli investitori retail ha iniziato a comprare a man bassa società con fondamentali poveri e in preda alle posizioni short dei fondi hedge come GameStop (NYSE:GME) e AMC (NYSE:AMC).