Investing.com - Il prezzo del greggio schizza negli scambi della mattinata europea di questo lunedì, segnando il massimo da novembre, dopo che Goldman Sachs (NYSE:GS) ha dichiarato che il mercato è andato in deficit a maggio per via del calo della produzione.
“Il mercato del greggio è passato dall’essere quasi saturo di scorte all’essere in deficit prima del previsto”, ha reso noto Goldman stamane, aggiungendo che il mercato “probabilmente è passato ad una situazione di deficit a maggio … a causa della forte domanda e del brusco calo della produzione”.
La banca di investimenti statunitense ha alzato le previsioni sul prezzo del greggio per il secondo semestre a 50 dollari dai 45 dollari stimati a marzo.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a luglio è salito al massimo della seduta di 48,90 dollari al barile, un livello che non si registrava dal 5 novembre, prima di attestarsi a 48,84 dollari alle 08:01 GMT, o alle 04:05 ET, con un balzo di 1,01 dollari, o del 2,11%.
I futures del Brent scambiati sulla borsa di Londra sono schizzati di 2,46 dollari, o del 5,14% la scorsa settimana, dopo la notizia di un attacco ad un impianto petrolifero offshore gestito dalla Chevron nel delta del fiume Niger e dopo l’interruzione delle forniture in Libia.
I futures del Brent sono schizzati di quasi il 75% dopo essere scesi sotto i 30 dollari al barile a metà febbraio, nonostante il nulla di fatto delle trattative di aprile a Doha tra i produttori OPEC e non-OPEC per il congelamento della produzione. L’OPEC si incontrerà di nuovo il 2 giugno a Vienna e potrebbe discutere ancora dell’iniziativa.
Intanto, sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a giugno segna un’impennata di 88 centesimi, o dell’1,9%, a 47,09 dollari al barile, dopo aver toccato il massimo intraday di 47,14 dollari, il massimo dal 4 novembre.
I futures del greggio scambiati sulla borsa di New York sono schizzati di 1,55 dollari, o del 3,35%, la scorsa settimana, grazie alla diminuzione delle scorte di greggio ed alla riduzione della produzione di petrolio da scisto negli Stati Uniti.
Dopo essere crollati al minimo di 13 anni di 26,05 dollari l’11 febbraio, il prezzo del Nymex ha poi subito un’impennata di circa il 70%.
Intanto, lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli West Texas Intermediate è di 1,75 dollari, rispetto agli 1,62 dollari segnati alla chiusura di venerdì.