Investing.com - Quarta seduta negativa consecutiva per Saipem (MI:SPMI) che oggi cede intorno al 3% dopo aver già perso oltre il 12% nelle precedenti sedute. Il titolo viene scambiato a 3,187 euro tornando ai minimi toccati nel corso del mese di aprile.
Intanto Saipem ha comunicato che le attività di ripristino delle infrastrutture, sotto attacco informatico nei giorni scorsi, sono state ultimate. Inoltre, il gruppo ha precisato che non vi è stata alcuna sottrazione né perdita di dati, e, pertanto, non ci saranno ripercussioni sulla sua attività.
A Piazza Affari restano deboli i titoli petroliferi, con Eni (MI:ENI) che cede lo 0,85%, mentre il calo appare ancora maggiore per Saras (MI:SRS) (-2,13%) e Tenaris (MI:TENR) (-1,18%).
Il comparto resta sotto pressione a causa soprattutto del calo del prezzo del petrolio greggio che resta sotto i 50 dollari (-3,57%), mentre il Brent non riesce a salire sopra i 58 dollari. Il greggio resta così ai minimi toccati nel settembre 2017.
Sembrerebbe non aver funzionato, dunque, l’accordo sul taglio alla produzione tra i paesi Opec e quelli vicini, come la Russia. L’effetto di alcuni fattori sta incidendo in misura maggiore sulla domanda con il rallentamento dell’economia e l’aumento della produzione negli Stati Uniti, la quale avrebbe superato quella di Russia e Arabia Saudita secondo le stime degli esperti, che stanno attirando le vendite.
Intanto, questa sera sono previsti i dati settimanali sulle scorte diffuse dall’Api (American Petroleum Institute), particolarmente attesi dal mercato che potranno portare a ulteriori movimenti nel prezzo.