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SCHEDA - Fusione Fiat Chrysler-Peugeot: come funziona

Pubblicato 26.10.2020, 18:08
Aggiornato 26.10.2020, 18:09
© Reuters. loghi delle case automobilistiche Fiat e Peugeot davanti alle rispettive concessionarie a Saint-Nazaire, Francia, 8 novembre 2019

(Reuters) - Fiat Chrysler e Psa potrebbero ricevere entro la fine dell'anno l'approvazione per la fusione da parte della Ue, dando vita al quarto produttore auto al mondo del valore di 38 miliardi di dollari, secondo persone vicine alla situazione.

In seguito i dettagli chiave dell'accordo:

Fiat Chrysler Automobiles (MI:FCHA) (Fca) e Psa, produttore di veicoli a marchio Peugeot, hanno firmato un accordo vincolante per la fusione a dicembre 2019, modificato lo scorso settembre per riflettere i cambiamenti delle condizioni del settore a seguito dell'epidemia di Covid-19.

Le due case automobilistiche puntano a completare la fusione nel primo trimestre del 2021.

Fca e Psa hanno detto che il piano di fusione è stato già approvato da 14 autorità antitrust di tutto il mondo, tra cui Stati Uniti, Cina, Giappone e Russia.

Il nuovo gruppo, che prenderà il nome di Stellantis, registrerà vendite pari a 7,9 milioni di veicoli l'anno e genererà un utile operativo ricorrente di quasi 10 miliardi di euro su 180 miliardi di euro di ricavi, in base ai risultati aggregati del 2019.

Il nuovo gruppo avrà sede legale nei Paesi Bassi e sarà quotato a Parigi, Milano e New York.

Il Ceo di Psa Carlos Tavares assumerà il ruolo di Ceo del nuovo gruppo per un mandato iniziale di cinque anni. Il presidente di Fca John Elkann ne diventerà il presidente.

Il Cda del nuovo gruppo sarà composto da 11 membri, compreso Tavares, con cinque membri nominati da Psa e cinque da Fca.

Si prevede che la fusione, una volta completata, genererà oltre 5 miliardi di euro di sinergie annuali. I due gruppi hanno affermato che nessuno stabilimento verrà chiuso.

Il matrimonio tra i due produttori auto unirà marchi quali Fiat, Jeep, Dodge, Ram Alfa Romeo e Maserati ad altri del calibro di Peugeot, Citroen, Opel e DS.

Prima del completamento dell'accordo, Fca pagherà ai suoi azionisti un dividendo straordinario del valore di 2,9 miliardi di euro. Il dividendo è stato ridotto rispetto alla cifra iniziale prevista di 5,5 miliardi di euro per preservare maggiore liquidità nel contesto della pandemia di coronavirus. Psa ha detto, da parte sua, che sospenderà lo scorporo della partecipazione del 46% in Faurecia, produttore di componenti auto, fino alla chiusura del deal, con l'obiettivo di estendere i benefici dell'operazione a tutti gli azionisti del nuovo gruppo.

Comau, controllata dei robot di Fca, resterà all'interno del nuovo gruppo invece di essere scorporata come da piani iniziali. Le due aziende decideranno poi congiuntamente come estrarre valore da Comau.

La cinese Dongfeng Motor ridurrà la quota di partecipazione del 12,2% in Psa tramite la vendita di 30,7 milioni di azioni all'azienda francese. Dongfeng manterrebbe così una quota del 4,5% nel nuovo gruppo.

I maggiori azionisti dei due gruppi, quali Exor (MI:EXOR), Bpifrance Participations, banca pubblica d'investimento francese, e la famiglia Peugeot saranno soggetti a un periodo di lock-up di tre anni. In questo periodo, alla famiglia Peugeot verrà concesso di incrementare la propria quota azionaria fino a un massimo del 2,5% ed esclusivamente attraverso l'acquisizione di azioni da Bpifrance Participations e Dongfeng.

Verrà inoltre applicato a seguito del completamento della fusione un periodo di "standstill" -- nel quale sono vietate operazioni straordinarie che compromettano la governance aziendale -- nei confronti di Exor, Bpifrance Participations, Dongfeng e della famiglia Peugeot.

Fca è stata affiancata da Goldman Sachs (NYSE:GS) mentre i membri indipendenti del suo Cda da D'Angelin. Psa è assistita da Messier Maris & Associates, controllata di Mediobanca (MI:MDBI), e da Morgan Stanley (NYSE:MS), con Perella al fianco dei membri indipendenti del Cda del gruppo francese. Lazard assiste invece Exor.

© Reuters. loghi delle case automobilistiche Fiat e Peugeot davanti alle rispettive concessionarie a Saint-Nazaire, Francia, 8 novembre 2019

Exor, holding della famiglia Agnelli che controlla Fca con una partecipazione del 29,2%, diventerà il primo azionista del nuovo gruppo, con una quota del 14,5%.

(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)

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