Investing.com - Ancora al centro dell’attenzione Banca Carige (MI:CRGI), mentre il titolo resta sospeso a Piazza Affari. La banca, infatti, ha emesso un comunicato in cui ha attaccato Fitch Rating, dopo la decisione dell’agenzia di tagliare il long-term issue default a CCC da CCC+ e il rating sul debito senior non grantito a CC dal precedente CCC+.
Il comunicato di Banca Carige
La decisione di Fitch “evidenzia la mancata comprensione dei recenti avvenimenti che hanno interessato Carige”, scrive la banca.
Inoltre, aggiungono da Carige, le scelte dell’agenzia sono “in evidente incoerenza con la sua rating action del 16 novembre 2018 e del 13 dicembre 2018, nelle quali, in virtù del rafforzamento patrimoniale conseguito con l'emissione del prestito subordinato, veniva confermato il rating di lungo termine (IDR), migliorato il viability rating (VR) e rimosso il rating watch negative - Fitch ha deciso di procedere con un downgrade sia del rating di lungo termine che del viability rating in conseguenza delle misure disposte dalle Autorità di Vigilanza e dal Governo".
Il commissariamento, spiega il board della banca, “ha natura temporanea e si è reso possibile in funzione del fatto che Banca Carige rispetta tutti i coefficienti patrimoniali vincolanti richiesti, e riguarda quindi una Banca in condizioni di solvibilità, solvibile attualmente e in via prospettica per l'anno in corso".
“Banca Carige”, conclude la nota, “si riserva ogni valutazione sulla rilevanza di eventuali comportamenti tenuti dall'agenzia che non siano coincidenti con la miglior diligenza professionale e che possano portare nocumento alla Banca, ai clienti e agli investitori. Carige si riserva altresì la facoltà di sottoporre all'attenzione delle Autorità di Vigilanza tali, irrituali, comportamenti.
La decisione di Moody’s
Fiducia sulla banca arriva, invece, da Moody’s, la quale ha confermato il rating emittente di lungo termine ponendolo “under review direction uncertain”, in attesa di conoscere lo sviluppo degli eventi che hanno recentemente interessato Carige.
Il Ministro Tria attacca il board della banca
Sulla vicenda Carige è intervenuto ieri il Ministro dell’Economia Giovanni Tria, nel corso dell’audizione alla Camera sul decreto dedicato alla banca genovese. Tria ha spiegato che il Governo “ha cambiato la manovra finanziaria per far abbassare lo spread” e che la “crisi Carige non c’entra nulla l’aumento dello spread”.
Secondo Tria, le ragioni della crisi di Carige non sono, dunque, addebitabili allo spread ma piuttosto “ai problemi di governance, al comportamento degli azionisti, probabilmente gli amministratori non sono stati in grado di far rendere la banca”.
Sul destino dell’istituto genovese, Tria ha detto che “il governo auspica una soluzione privata della crisi che consenta il superamento in via definitiva delle attuali difficoltà”, spiegando che la ricapitalizzazione precauzionale di Carige sarebbe “"una misura temporanea e l'accostamento alla nazionalizzazione sarebbe improprio".
Malacalza chiede chiarimenti alla Bce
Il principale azionista della banca con il 27,5% del capitale detenuto tramite la sua holding, la famiglia Malacalza, ha scritto alla Bce chiarimenti sulle ragioni che hanno portato al commissariamento, richiedendo alla Vigilanza tutta la documentazione relativa all’operazione, in modo da poter proseguire la strada di un eventuale ricorso alla Corte di giustizia europea.
La Bce, però, non ha voluto esprimersi sulla ricerca opponendo un “no comment”, non avendo l’obbligo di fornire la documentazione. Nel caso decidesse di non accettare la richiesta, dovrà, però, comunicare le ragioni del suo diniego.