LONDRA (Reuters) - Shell ha comunicato che gli utili del terzo trimestre saranno messi sotto pressione dal quasi dimezzamento dei margini di raffinazione del greggio, dal crollo dei margini nel settore chimico e dall'indebolimento del trading di gas naturale.
Il gigante britannico dell'energia ha registrato due trimestri consecutivi con utili record nella prima metà dell'anno grazie all'impennata dei prezzi del greggio e del gas e ai guadagni stellari delle sue attività commerciali, le più grandi al mondo.
Tuttavia nel terzo trimestre i margini indicativi di raffinazione sono scesi a 15 dollari il barile rispetto ai 28 dollari dei tre mesi precedenti, ha detto Shell in un aggiornamento in vista dei risultati in agenda il 27 ottobre, in un contesto di crescenti timori per il rallentamento dell'economia globale.
I margini indicativi per i prodotti chimici sono scesi a un valore negativo di 27 dollari per tonnellata rispetto al valore positivo di 86 dollari nel secondo trimestre in seguito al crollo della domanda globale di materie plastiche.
Il calo dei margini di raffinazione avrà un impatto negativo compreso tra 1 e 1,4 miliardi di dollari sull'Ebitda adjusted, ha detto Shell.
I risultati del trading di gas naturale liquefatto e di gas nel terzo trimestre dovrebbero essere "significativamente inferiori" a causa della minore domanda stagionale e delle "differenze sostanziali tra i contratti e la realizzazione fisica in un mercato volatile e dislocato".
Il trading di greggio dovrebbe essere in linea con il trimestre precedente.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sabina Suzzi)