Si apre un altro fronte di guerra, borse giù

Pubblicato 13.06.2025, 08:15
Aggiornato 13.06.2025, 09:05
© Reuters.  Si apre un altro fronte di guerra, borse giù

OraFinanza - Il quieto avvicinamento delle borse al fine settimana è stato interrotto stanotte dall’attacco israeliano all’Iran. Il sentimento di mercato è cambiato: scende la propensione al rischio, salgono beni rifugio e materie prime.

L’azionario dell’Europa dovrebbe aprire in ribasso: future del Dax di Francoforte -1,7%.

Cresce il rischio di apertura di un terzo fronte di guerra, dopo quello in Ucraina e a Gaza.

Il tasso di rendimento del Treasury Note a dieci anni scende di 5 punti base.

Dollaro in apprezzamento su euro, a 1,151, un’inversione rispetto al trend degli ultimi giorni. Si rafforza lo yen.

Il petrolio WTI del Golfo del Messico sale di quasi il 10% a 74,5 dollari il barile, prezzo che non si vedeva dal 2022.
Oro di nuovo vicino ai massimi della storia, a 3.430 dollari l’oncia.
Salgono anche i metalli industriali: indice Bloomberg Commodity +2,3%.
Sulle aspettative di un incremento dei prezzi dei noli marittimi, stanno salendo in Asia Pacifico le azioni delle società di navigazione.

Israele ha lanciato nella notte una serie di attacchi "preventivi" in Iran contro impianti nucleari, basi militari, fabbriche di missili balistici e alti ufficiali. Dow Jones scrive stamattina che nell’azione, ancora in corso, sono coinvolti duecento aerei.

La decisione è stata presa dal premier israeliano Benjamin Netanyahu lunedì scorso, quando ha chiamato il presidente americano informandolo della sua intenzione e inducendolo ad evacuare il personale americano in Medio Oriente per il timore di ritorsioni iraniane. "Siamo in un momento decisivo nella storia di Israele", ha dichiarato Netanyahu in un videomessaggio registrato. "Pochi istanti fa Israele ha lanciato l’Operazione Leone Nascente, un’operazione militare mirata a contrastare la minaccia iraniana alla sopravvivenza stessa di Israele. Questa operazione continuerà per tutti i giorni necessari a rimuovere questa minaccia", ha aggiunto, suggerendo quindi che l’offensiva per neutralizzare il programma nucleare del nemico potrebbe protrarsi.

Poche ore prima dell’attacco, per la prima volta in 20 anni, l’Aiea aveva censurato l’Iran per non aver ottemperato alle indagini in corso sulle attività nucleari del Paese.

Media e testimoni iraniani hanno riferito di esplosioni, tra cui quella presso il principale impianto di arricchimento dell’uranio del Paese a Natanz, mentre Israele ha dichiarato lo stato di emergenza in previsione di attacchi missilistici e droni di rappresaglia. La televisione di stato iraniana ha riferito che Hossein Salami, il capo del corpo d’élite delle Guardie Rivoluzionarie, è stato ucciso così come il capo di stato maggiore dell’esercito Mohamamd Bagheri. Gravemente ferito Ali Shamkhani, consigliere politico del leader Ali Khamenei.

Secondo Tel Aviv, la repubblica islamica aveva materiale sufficiente per realizzare 15 bombe nucleari in pochi giorni. Oltre a estesi attacchi aerei, il Mossad, l’agenzia di spionaggio israeliana, ha condotto una serie di operazioni segrete di sabotaggio all’interno dell’Iran, secondo Axios.

Queste operazioni miravano a danneggiare i siti missilistici strategici di Teheran e le sue capacità di difesa aerea. Sia Israele che l’Iran hanno chiuso il loro spazio aereo.

La repubblica islamica ha preannunciato una risposta severa, accusando anche gli Usa di un aiuto diretto. "Il regime sionista si è procurato un destino amaro e doloroso e lo subirà sicuramente", ha dichiarato Khamenei promettendo che Israele "subirà una dura punizione”.

Il segretario di Stato Usa Marco Rubio si è precipitato a precisare che "Israele ha intrapreso un’azione unilaterale contro l’Iran" e che gli Usa "non sono coinvolti".

Trump ha convocato per oggi una riunione del Consiglio per la Sicurezza Nazionale. Ieri aveva affermato che un attacco israeliano contro l’Iran "potrebbe benissimo verificarsi" ma aveva ribadito la sua speranza in una soluzione pacifica grazie ai negoziati, che dovevano proseguire domenica.


In Asia, sono tutte in ribasso le borse. Hong Kong -1%. Tokyo -1%.

Generali (BIT:GASI) conferma di avere avviato il processo di esame dell’Ops lanciata da Mediobanca (BIT:MDBI) (MB.MI) sulla controllata Banca Generali (BGN.MI) e le ipotesi di partnership con Piazzetta Cuccia nel settore del wealth management.



Stellantis (BIT:STLAM). Il presidente Usa Donald Trump ha avvertito che potrebbe presto aumentare i dazi sulle auto, sostenendo che ciò spingerebbe le case automobilistiche ad accelerare gli investimenti negli Stati Uniti.



Pirelli (BIT:PIRC). L’assemblea ha approvato il bilancio 2024 con il solo voto contrario della cinese Sinochem , principale azionista.


Eni (BIT:ENI), Tenaris (BIT:TENR) e Saipem (BIT:SPMI) dovrebbero aprire in rialzo, nella scia del petrolio.

Questo contenuto è fornito da OraFinanza

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