Di Mauro Speranza
Investing.com – Ancora incertezze sul settore auto europeo, con le debolezze di Volkswagen (DE:VOWG) e i dazi auto ancora al centro dell’interesse dei mercati.
Forti vendite su Volkswagen (DE:VOWG) che cede oltre il 3% a Francoforte, tingendo di rosso anche gli altri titoli del settore come Schaeffler AG (DE:SHA_p), Peugeot (PA:PEUP), Fiat (MI:FCHA), Faurecia (PA:EPED), Porsche (DE:PSHG_p) e Continental AG(MI:CONG), che perdono il 2%. In calo superiore all’1% Piaggio (MI:PIA), Freni Brembo (MI:BRBI), BMW, Renault (PA:RENA) e Daimler (DE:DAIGn), mentre restano negative anche Michelin (PA:MICP), Pirelli (MI:PIRC) e Ferrari (MI:RACE).
I tedeschi di Volkswagen (DE:VOWG) hanno tagliato le stime a medio termine dell’utile operativo e dei ricavi a causa della recessione globale che sta colpendo il settore automobilistico. Volkswagen prevede una crescita inferiore dell’utile operativo rispetto a quanto indicato in precedenza, passando dal +30% al +25% nel periodo 2016-2020.
Anche la crescita dei ricavi potrebbe essere inferiore, portando le previsioni a scendere a +20% rispetto al precedente +25%.
"È necessaria una rigorosa disciplina sui costi per raggiungere i nostri obiettivi a lungo termine", spiegava il direttore finanziario, Frank Witter.
Le incertezze di Volkswagen (DE:VOWG) si aggiungono alla ‘cura dimagrante’ annunciata da Daimler la scorsa settimana, seguita attraverso il piano dei tagli che ridimensionerà il proprio managment col fine di passare al settore elettrico.
L’obiettivo di Daimler consiste nel tagliare 1,65 miliardi di euro di costi di personale, 1 miliardo solo all’interno di Mercedes-Benz, attraverso una riduzione di organico per 1.100 dipendenti.
Nel frattempo, continua a far ‘rumore’ il silenzio di Donald Trump sul tema dei dazi sul settore auto. La scorsa settimana l’ottimismo aveva fatto da cornice alla scadenza della precedente proroga di sei mesi relativa alla loro imposizione, arrivata nella giornata di mercoledì.
Pertanto, i mercati attendevano una decisione, o almeno una posizione sul tema, restando però delusi dalla mancanza di indicazioni, neppure arrivate dal solito tweet a cui Trump aveva abituato con le sue dichiarazioni a tuttotondo.