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Stellantis, crisi chip costerà oltre 200.000 veicoli in Italia in 2022-Fim Cisl

Pubblicato 04.07.2022, 14:40
Aggiornato 04.07.2022, 14:45
© Reuters. Il logo Stellantis è mostrato in questa illustrazione scattata il 3 maggio 2022. REUTERS/Dado Ruvic/Illustrazione

© Reuters. Il logo Stellantis è mostrato in questa illustrazione scattata il 3 maggio 2022. REUTERS/Dado Ruvic/Illustrazione

MILANO (Reuters) - La crisi dei semiconduttori potrebbe costare a Stellantis (BIT:STLA), in termini di mancata produzione, oltre 200.000 veicoli, tra auto e furgoni, in Italia quest'anno, secondo quanto prevede la Fim Cisl nel suo rapporto periodico sul gruppo.

L'organizzazione sindacale spiega che Stellantis ha prodotto 351.890 veicoli nei primi sei mesi del 2022, con una flessione di quasi il 14% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

Mefli e Sevel, con flessioni rispettivamente del 17 e del 37%, sono i due stabilimenti italiani più colpiti, mentre gli altri sono riusciti a chiudere il semestre con un saldo produttivo positivo rispetto all'anno scorso.

Il segretario nazionale della Fim Cisl Ferdinando Uliano spiega che, sulla base dei dati del periodo gennaio-giugno, viene stimata per l'intero anno una perdita di circa 200.000/220.000 veicoli, "rispetto alle potenzialità produttive generate dagli ordini acquisiti".

"È come se un intero grande stabilimento del gruppo si fermasse per un anno" afferma. "La situazione dei chip non sta migliorando, il 2022 sarà tutto impattato da questa situazione e ci sarà una coda anche nel 2023".

© Reuters. Il logo Stellantis è mostrato in questa illustrazione scattata il 3 maggio 2022. REUTERS/Dado Ruvic/Illustrazione

La Fim Cisl aggiunge che altri elementi quali la guerra in Ucraina, lo stop alle forniture del gas russo e la ridefinizione dei flussi nei diversi mercati anche per eventuali scelte di altri Paesi, a partire dalla Cina, non potranno che peggiorare la situazione degli approvvigionamenti al settore automotive.

Un portavoce di Stellantis non ha commentato su numeri e previsioni forniti dalla Fim Cisl ma ha ricordato che l'azienda, sin dall'inizio della pandemia, sta gestendo le proprie attività produttive attraverso decisioni adottate su base giornaliera e stabilimento per stabilimento.

(Giulio Piovaccari, editing Cristina Carlevaro)

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