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Borse europee pronte ad un raro momento di ottima performance

Pubblicato 02.07.2020, 11:30
Aggiornato 02.07.2020, 11:33
© Reuters.

Di Geoffrey Smith

Investing.com - La prima settimana del nuovo trimestre sembra suggerire che gli asset manager credono nella ripresa europea.

Alle 5:30 ET (09:00 GMT), l’indice Euro Stoxx 600 balza dell’1,2% a 365,52, proseguendo il rally iniziato a metà marzo. È schizzato di oltre il 27% da quei minimi, ma continua a segnare un crollo del 16% dai livelli pre-quarantena.

L’indice tedesco DAX segna un’impennata dell’1,8%, mentre il FTSE 100 sale dello 0,8%.

Per la maggior parte dei tre mesi e mezzo dal bottom dei mercati, l’Europa è rimasta indietro rispetto agli USA, per via dei timori iniziali per la risposta politica della zona euro e del peso relativamente minore dei titoli tech che sembrano meglio posizionati per sopravvivere e prosperare nel mondo post-pandemia.

Tuttavia, cresce la sensazione che l’Europa possa vedere un raro momento di performance superiore nei prossimi mesi. Non solo le elezioni USA e tutte le incertezze legate alla direzione della politica statunitense cominciano a profilarsi all’orizzonte, ma l’economia stessa sembra essere meglio posizionata per una ripresa più convincente, data la performance migliore dell’Europa nel contenere il coronavirus. I policymaker in Europa e negli USA sono quasi del tutto unanimi nel dire che non ci può essere una ripresa economica senza tenere il virus sotto controllo, perciò la situazione dell’emergenza sanitaria riveste una grande importanza nelle valutazioni di mercato.

Ad eccezione di Regno Unito e Svezia, l’Europa ha soffocato il Covid-19. Da un picco di circa 35.000 unità ad aprile, il tasso dei nuovi contagi al giorno è sceso a meno di 5.000. E questo rispetto al record giornaliero di 52.000 unità registrato negli USA lunedì, con un chiaro trend di aumento e sempre più prove del fatto che la riapertura economica sarà rinviata o annullata.

I dati ad alta frequenza come gli indici dei direttori acquisti di IHS Markit ed i report Ifo ed Insee sulla fiducia delle imprese tedesche e francesi indicano una ripresa delle attività nel terzo trimestre. Sebbene l’indice PMI composito sulla zona euro sia rimasto ancora in territorio di contrazione a giugno, i primi flussi di turisti estivi a luglio dovrebbero permettergli di tornare sopra 50 il mese prossimo.

Inoltre, la politica europea si sta godendo un raro momento di concordia, con la vasta maggioranza dei membri UE, compresi Germania e Francia, allineati nella proposta di un fondo per la ripresa da ben 750 miliardi di euro che supporterà l’economia a partire dal prossimo anno. La minaccia della corte costituzionale tedesca allo stimolo monetario della BCE si sta riducendo, in quanto i legislatori tedeschi cominciano a prendere le parti della banca europea. E le banche europee inietteranno altri 549 miliardi di euro delle ultime TLTRO della BCE nell’economia.

Ovviamente, le prospettive continuano a presentare rischi enormi, non da ultimo per la possibilità che i turisti britannici possano diffondere il virus tramite i cosiddetti “ponti aerei”. E, sul lungo termine, afferma Carsten Brzeski di ING, ci si potrebbe preoccupare per la probabilità di un tasso di disoccupazione permanentemente più alto e per il rischio che, in un mondo de-globalizzato, l’Europa non riuscirà ad esportare la sua strada verso la ripresa come ha fatto in passato.

Tuttavia, si tratta di preoccupazioni a cui possiamo pensare in un altro trimestre.

 

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