11 ottobre (Reuters) - Le borse dell'area Asia-Pacifico hanno toccato i massimi da 10 anni dopo che Wall Street ha registrato un picco storico, mentre il dollaro è calato ai minimi da due settimane sui timori che il piano fiscale del presidente Usa Donald Trump potrebbe subire uno stallo.
L'indice MSCI, che non comprende Tokyo, alle 8,30 circa è in rialzo dello 0,45% a 545,69 punti. Il Nikkei della borsa giapponese oggi ha chiuso in rialzo dello 0,28%, nonostante le nuovi forti perdite subite da Kobe Steel.
Il clima positivo è stato rafforzato dal miglioramento delle prospettive economiche per il 2017 e il 2018 indicato dal Fondo monetario internazionale.
** SYDNEY ha chiuso vicina ai massimi da un mese, grazie ai titoli minerari e a quelli finanziari, anche sulla scia di Wall Street e sull'acquisto di azioni da parte di investitori stranieri, dopo il rialzo del dollaro australiano.
** SHANGHAI guadagna lo 0,15%, dopo che in corso di seduta è salito fino a +0,3%, grazie al comparto dei consumi e di quello sanitario, anche se hanno pesato le perdite nel settore dei materiali estrattivi. Il clima rimane comunque largamente positivo, dato che gli investitori si attendono stabilità sui mercati finanziari prima di un importante congresso del Partito comunista nei prossimi giorni.
** Piatta HONG KONG. Il titolo Prada guadagna oltre il 3,5%.
** SEUL chiude di nuovo in forte rialzo, vicino ai massimi da sempre, mentre gli investitori scommettono sui robusti risultati di alcune aziende locali, come Samsung, nelle prossime settimane.
** SINGAPORE piatta.
** MUMBAI cresce, grazie anche alla performance di Bharti Airtel, che secondo i media è in trattative per un consolidamento nel settore delle torri di trasmissione.
** TAIWAN in rialzo di oltre l'1%.