Ricevi uno sconto del 40%

SVB fa ricorso al Chapter 11, First Republic crolla di nuovo a Wall Street

Pubblicato 17.03.2023, 14:33
Aggiornato 17.03.2023, 14:53
© Reuters

Di Geoffrey Smith

Investing.com - SVB Financial Group (NASDAQ:SIVB), la società madre della Silicon Valley Bank, ha presentato istanza di fallimento ai sensi del Capitolo 11, una settimana dopo che le authority finanziarie Usa sono intervenute con misure di emergenza per mettere in sicurezza il sistema. 

SVB ha fatto sapere di aver presentato un'istanza volontaria di riorganizzazione sotto la supervisione di un tribunale ai sensi del Capitolo 11 presso il Tribunale fallimentare degli Stati Uniti per il Distretto meridionale di New York "per preservare il valore", precisando che i fondi e le entità general partner di SVB Securities e SVB Capital "non sono inclusi nella richiesta di Chapter 11" e "continuano a operare come di consueto".

La holding, è stata aggiunto, "continuerà a cercare alternative strategiche per queste attività".

Intanto, la stessa Silicon Valley Bank non è più nel perimetro al gruppo: gli asset e le passività sono state trasferite a una nuova banca ponte la scorsa settimana, dopo che le autorità di regolamentazione l'hanno rilevata per evitare lo spill-over.

Ricordiamo che la banca è stata colpita da una corsa ai depositi che l'ha costretta a liquidare titoli di Stato accusando una perdita di 1,8 miliardi di dollari, una notizia che ha spinto un numero sempre maggiore di depositanti - in gran parte aziende - a ritirare denaro dalla banca.

Gli sforzi della Federal Reserve, della Federal Deposit Insurance Corp. e del Tesoro per trovare un acquirente per la banca sono falliti, nonostante la promessa di onorare tutti i suoi depositi. All'inizio di questa settimana è stato riferito che la Fed e la FDIC stavano pianificando un nuovo tentativo di vendita della banca, mentre altre notizie suggerivano che vari gruppi di venture capital, con il possibile sostegno di Apollo Global Management (NYSE:APO), stavano valutando l'acquisto di alcune operazioni.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Il crollo della banca è stato il secondo più grande mai registrato negli Stati Uniti, battuto solo dal fallimento della Washington Mutual nel 2008, scatenando una crisi di fiducia tra le banche statunitensi a piccola e media capitalizzazione, in particolare quelle con sede sulla costa occidentale e con un'elevata esposizione al mondo delle startup e ad altri clienti aziendali.

LaFirst Republic Bank (NYSE:FRC)(NYSE:FRC), vista come il prossimo tassello del domino a cadere, è di nuovo sotto pressione nelle contrattazioni di venerdì, con un calo di oltre il 20% nonostante la notizia di giovedì sera che un consorzio guidato dalle maggiori banche statunitensi ha accettato di depositare presso FR 30 miliardi di dollari, andando a sostituire di fatto la maggior parte dei fondi ritirati nelle ultime settimane dai clienti. 

Nell'ultimo mese, il titolo di FR ha perso circa l'80% della propria capitalizzazione. 

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.