Tar respinge ricorso Banco Bpm su sospensione Ops UniCredit

Pubblicato 12.06.2025, 10:21
Aggiornato 12.06.2025, 12:54
© Reuters. Logo di Banca Popolare di Milano (Bpm) fuori da una filiale nel centro di Milano, Italia, 29 gennaio 2016. REUTERS/Alessandro Garofalo

ROMA (Reuters) - Il Tar del Lazio (BIT:LAZI) ha respinto il ricorso presentato da Banco Bpm (BIT:BAMI) contro la decisione della Consob di sospendere l’offerta lanciata sulla banca da UniCredit.

E’ quanto si legge sul sito web del Tar.

Lo scorso 21 maggio l’autorità che vigila sulla Borsa ha concesso a UniCredit una sospensione di un mese dell’offerta di scambio lanciata su Banco Bpm, spostando così il termine al 23 luglio anziché il 23 giugno.

La sospensione della Consob era legata alla situazione di incertezza che si è creata con la richiesta di UniCredit di ulteriori chiarimenti sul provvedimento del ’Golden Power’ adottato dal governo che ha posto alcune condizioni per dare il proprio via libera all’Ops.

La decisione del Tar, "non cambia il contesto" sull’offerta, commentano il presidente Massimo Tononi e l’AD di Banco Bpm, Giuseppe Castagna in una nota.

"Siamo ormai abituati da 7 mesi a non avere chiarezza sui tempi e sulle reali intenzioni dell’offerente", dicono i vertici dell’istituto sottolineando la "durata straordinaria" dell’operazione - circa 8 mesi contro una media degli ultimi deal di circa 5 mesi - che limita "significativamente" gli spazi di manovra della banca a causa della passivity rule.

Banca Bpm (BIT:PMII) esprime inoltre preoccupazione per le possibili ricadute sul personale e i clienti della banca dall’eventuale cessione di circa 200 filiali proposto da UniCredit per superare i rilievi Antitrust e ottenere l’approvazione dell’autorità europea.

Infine, aggiungono Tononi e Castagna, "spiace per rispetto dei nostri stakeholder così come del mercato, continuare a leggere dichiarazioni dell’offerente che per l’ennesima volta non chiarisce le sue reali intenzioni sulla scelta di procedere o meno con l’offerta pubblica di scambio".

Ieri parlando a un incontro con gli investitori organizzato da Goldman Sachs (NYSE:GS) a Berlino l’AD di UniCredit, Andrea Orcel, ha detto che al momento la probabilità di proseguire con l’offerta "è al 20% o meno", a causa delle condizioni poste con il ’Golden Power’ che espongono la banca a rischio e incertezze e che potrebbero costringere la banca a ritirarsi dall’operazione.

Unicredit (BIT:CRDI) ha presentato ricorso al Tar del Lazio per ottenere una valutazione sull’applicazione del ’Golden Power’ e e l’udienza è prevista per il 9 luglio.

(Andrea Mandalà, editing Stefano Bernabei)

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