Investing.com - Il cda di TIM risponde all’attacco arrivato da Vivendi (PA:VIV), dopo che questa mattina c’era stata la sfiducia all’amministratore delegato Amos Genish.
“E’ stata una mossa molto cinica e volutamente pianificata in segreto, per creare la massima destabilizzazione e influenzare i risultati di Tim” aveva dichiarato un portavoce dell’azionista francese, il quale denunciava “la destabilizzazione di questa decisione e il metodo vergognoso”.
Nel corso della giornata, il Consiglio di amministrazione di Telecom (MI:TLIT) aveva risposto con un comunicato, difendendo il suo operato. Il cda “è stato nominato in sostituzione di un consiglio venuto meno per effetto delle volontarie dimissioni dei consiglieri nominati da Vivendi”, si legge nel comunicato, “rassegnate al fine di evitare la revoca di una parte di essi chiesta in considerazione di gravi carenze di governance”.
La nota prosegue affermando che il lavoro di Genish era stato fatto “in coordinamento con il socio Vivendi” e che “la necessità di procedere a tali valutazioni non è quindi dovuta a una disorganizzazione della società o al fallimento della nuova governance, come insinuato da Vivendi, ma all'implementazione da parte di Amos Genish di scelte industriali riconducibili allo stesso socio Vivendi”.
“Quanto alla dichiarazione di Vivendi di ‘deplorare’ la decisione di non convocare l'assemblea dei soci per procedere al rinnovo dei revisori”, continua la nota, “TIM precisa che trattasi di dichiarazione non veritiera (non avendo ancora il CdA assunto una decisione a tale riguardo) e fuorviante (attesa l'inesistenza di alcuna norma che imponga la nomina dei revisori in data anteriore all'assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018)”.
"TIM diffida quindi il socio Vivendi, WanSquare e il sig. Yves de Kerdrel dal diffondere ulteriori notizie false e fuorvianti” conclude il comunicato, in riferimento alle notizie diffuse in queste ore, affermando “che hanno l'unico effetto di danneggiare la società e tutti i suoi azionisti formulando in proposito ogni più ampia riserva" conclude il comunicato”.
Un attacco a Genish è arrivato dal fondo americano Elliott, descrivendo l’ex ad come “parte dello screditato regime di Vivendi”, sostendone la sfiducia.