FRANCOFORTE (Reuters) - Le recenti tensioni nel settore bancario della zona euro si dovrebbero dissolvere e i tassi di interesse della Banca centrale europea dovranno continuare a salire per contenere l'inflazione.
Lo ha affermato l'economista capo Bce Philip Lane al quotidiano tedesco 'Die Zeit'.
Lane sottolinea che le banche sono ben capitalizzate e dispongono di molta liquidità, per cui non c'è una trasmissione diretta delle tensioni bancarie statunitensi e svizzere ai paesi della zona euro.
"Nel nostro scenario di riferimento, per garantire che l'inflazione scenda a 2% saranno necessari altri rialzi", ha detto Lane. "Se lo stress finanziario che vediamo non è nullo, ma risulta abbastanza limitato, i tassi di interesse dovranno ancora salire".
Lane ha spiegato che, anche se l'inflazione è ancora elevata, le prime fasi della produzione mostrano che le pressioni sui prezzi vanno attenuandosi e finiranno per ripercuotersi sui prezzi al consumo.
"Se si guarda alle prime fasi della produzione, i prezzi alla produzione, ai prezzi degli ingredienti alimentari, ci si rende conto che c'è stato un punto di svolta", ha affermato.
La Bce ha innalzato i tassi di riferimento della zona euro di complessivi 350 punti base da luglio, ma non ha fornito indicazioni sulla riunione del 4 maggio.
Lane ha aggiunto che non è necessaria una recessione per far scendere l'inflazione e che è possibile un atterraggio morbido dell'economia.
"Abbiamo perso tanto slancio nella crescita a causa della pandemia che è possibile la ripresa post pandemia continui e allo stesso tempo l'inflazione scenda", ha detto.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Alessia Pé)