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Tesla ancora ‘tramortita’ dopo delusione S&P 500 e SoftBank

Pubblicato 08.09.2020, 15:25
Aggiornato 08.09.2020, 15:30
© Reuters.

Di Mauro Speranza

Investing.com – Apertura in forte negativo per Tesla a Wall Street dopo un premarket USA in flessione del 15%. Il suono della campanella, infatti, consegna un altro -15% per la casa automobilistica di Elon Musk, portando al 30% il calo arrivato rispetto al massimo storico di 502 dollari (post split) per azione toccato il primo settembre dopo il frazionamento.

La mancata inclusione di Tesla (NASDAQ:TSLA) nell’indice S&P 500 aveva fatto chiudere l’afterhours di Wall Street con un calo del 6%, nonostante la chiusura positiva della seduta (+2%).

Il possibile ingresso nello S&P 500 era tra le cause del rally di Tesla a Now York, in quanto avrebbe allargato la base degli investitori, in particolare dei fondi che replicano in modo passivo gli indici e pertanto investono sui titoli a essi collegati.

“Era infatti stato ampiamente previsto che il titolo del produttore di veicoli elettrici del fondatore ed amministratore delegato Elon Musk sarebbe stato aggiunto al prestigioso indice, dopo aver registrato un quarto profitto trimestrale consecutivo a luglio, uno dei requisiti considerati chiave da S&P Dow Jones Indices, che controlla l’indice”, conferma Haris Anwar, analista di Investing.com.

“Probabilmente questa volta sono stati gli indicatori di redditività e le previsioni sul titolo i fattori decisivi che hanno escluso Tesla. In altre parole, Tesla che non entra nell’S&P 500 costituirà un grattacapo per i tori che avevano già dato per fatta la cosa, visto che tutti i parametri erano stati soddisfatti”, spiegava in una nota Dan Ives, analista di Wedbush.

Al posto della casa di Elon Musk sono il distributore online Etsy (NASDAQ:ETSY), il produttore di attrezzature di semiconduttori Teradyne Inc (NASDAQ:TER) e l’azienda biotech medica Catalent (NYSE:CTLT).

“I cali di Tesla sono l'esempio più evidente di tutto il nervosismo che oggi circonda il settore tecnologico, che sta vivendo ancora una volta una giornata di vendite massicce”, sottolinea Aitor Méndez, analista di IG.

Tra gli altri tech, infatti, risultano in calo la gran parte dei principali titoli del settore come Apple (NASDAQ:AAPL), Facebook (NASDAQ:FB), Microsoft (NASDAQ:MSFT), Amazon.com (NASDAQ:AMZN), Netflix (NASDAQ:NFLX) e Google Alphabet (NASDAQ:GOOGL), calo testimoniato dall’andamento negativo del Nasdaq.

La partnership tra Nikola e General Motors (NYSE:GM)

“Il mercato, però, oggi sorride ad un altro produttore di veicoli elettrici, l’americano Nikola, le cui azioni sono in crescita, dopo aver annunciato la firma di un accordo per la fornitura di batterie da parte di General Motors, che ora acquisirà anche l'11% del capitale della società emergente in Arizona, valutato 2 miliardi di dollari”.

“Anche questa notizia non è ben accolta dagli investitori di Tesla, i quali vedono come i loro concorrenti, fino a poco tempo fa incipienti nel segmento dei veicoli a emissioni zero, continuino a rafforzarsi attraverso alleanze strategiche”, aggiunge Méndez.

Il caso SoftBank

Il Financial Times aveva puntato il dito verso la banca giapponese SoftBank, accusandola di aver contribuito a gonfiare la bolla dei titoli tecnologici di Wall Street, Tesla compresa.

In particolare, SoftBank aveva piazzato scommesse aggressive sui derivati, investendo quattro miliardi di dollari in opzioni sulle big tech americane. Oltre a Tesla, gli investimenti hanno riguardato Apple, Microsoft, Facebook, Google, Shopify, PayPal (NASDAQ:PYPL) e altre società tecnologiche.

Secondo il quotidiano, l’esposizione di SoftBak sarebbe salita fino a circa 50 miliardi di dollari, ma dopo l’uscita delle indiscrezioni, il titolo dell’istituto giapponese è crollato del 7%.

Gli analisti di Nomura ritengono che la battuta d’arresto di SoftBank potrebbe dare il via ad un’ondata di vendite, qualora gli investitori istituzionali decidessero di liberarsi delle azioni sopravvalutate dalle opzioni comprate dai singoli investitori.

Smentita l’alleanza con Volkswagen

Nel frattempo, il CEO di Volkswagen (DE:VOWG), Herber Diess, ha smentito l’ipotesi lanciata da Bloomberg di un’alleanza con Tesla. L’ipotesi si era diffusa dopo la pubblicazione su LinkedIn (NYSE:LNKD) di un video in cui si vedevano Elon Musk e Diess insieme, video pubblicato dallo stesso dirigente tedesco.

“Non c'è un accordo in vista", scriveva ancora su LinkedIn Diess. “Per essere chiari: abbiamo appena guidato l’Id.3 e abbiamo fatto una chiacchierata”, aggiungeva.

Ultimi commenti

Qualcuno si sarà reso conto che c'è ancora tempo per vendere le auto elettriche su Marte
Alla fine perderà il 50%
-35% in 4 giorni, non ha perso molto tutto sommato.
Tesla vende carrette a corrente
detto da uno che guida fiat panda fa ridere
Ha ha ha sei il solito rosicone ...
Golf 7 GTI Performance personalmente, la vendo a breve, se la volete usata ditemi ;)
i gufi stanno godendo😬
Sta scoppiando!Non ha credibilita’ per capitalizzare cosi tanto
Più che credibilità, non guadagna! Investe in parecchi campi, ha sicuramente una posizione ed un prodotto interessante, ma non guadagna.
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