Di Alessandro Albano
Investing.com - Tesla (NASDAQ:TSLA) ha recuperato il 65% in Borsa da inizio gennaio, sopratutto dopo la trimestrale Q4 e la guidance su consegne e produzione che hanno messo da parte le preoccupazioni degli investitori sulle domanda per le vetture elettriche.
"Dopo aver fortemente battuto le aspettative nel Q4, Elon Musk si aspetta di consegnare fino a due milioni di vetture nel 2023 nonostante le generali aspettative di una recessione economica globale in arrivo (se non già attuale), forte anche dell’aumento della domanda di Model Y in Nord America, dei sostanziali investimenti negli stabilimenti di Freemont, Berlino e in New Nevada, così come nella decisione di tagliare il prezzo delle vetture sacrificando i margini a favore di un atteso notevole aumento della domanda", ricorda in una nota Antonio De Negri, Ad di Smart Bank (banca d'investimento digitale).
Questo, spiega De Negri, vuol dire che Tesla non è più un attore di nicchia in un mercato gigantesco, ma "è diventata un trend setter grazie principalmente alla sua fedelissima customer base e significativo first-mover advantage".
Guardando il titolo, la valutazione corrente fa pensare a Smart Bank ciò che fino a un anno fa sarebbe stata un’eresia: Tesla ha forti fondamentali. "Scambiando al 70% in meno del P/E rispetto a un anno fa con i ricavi in grande aumento, il titolo è oggettivamente appetibile", aggiunge l'Ad.
I fondamentali in questo caso però non possono bastare, ricorda De Negri, "soprattutto quando in gioco ci sono le affermazioni di Musk". "Tesla - viene spiegato - rimane una “personality-driven company”, e il suo CEO è famoso per provocare il mercato creando scalpore con affermazioni di una certa rilevanza, per poi tornare sui suoi passi. Gli investitori e i clienti della compagnia americana questo lo sanno bene, a fronte non solo dei Tweet di Musk, ma anche dei continui ritardi nelle consegne degli attesissimi Cybertruck e Roadster, presentati nel 2020 ma che devono ancora toccare l’asfalto".
In definitiva, per Smart Bank Tesla "rimane a nostro avviso un buy, e il mercato nelle ultime due settimane ci ha dato particolarmente ragione (+ >30% dal 17 gennaio), forte dei risultati e delle aspettative di crescita che circondano la compagnia, ma ci sentiamo anche in dovere di predicare calma, in quanto, nonostante la recente rivalutazione dei suoi fondamentali, Tesla rimarrà ancora a lungo un’azione molto volatile".